Tevere, serve un'azione concreta per il rilancio

Il comunicato fissava detto Ufficio come già istituito, ma così non era. Sono passati 115 giorni dall’Ordinanza istitutiva firmata dalla Sindaca Raggi e nel frattempo, erano seguiti vari altri comunicati di Roma Capitale che davano per funzionante l’Ufficio. Ma in effetti, nonostante siano indicati in Ordinanza – trattandosi di Ufficio di Scopo – obiettivi anche molto importanti e una scadenza (il 31 dicembre 2018), al momento non si ha notizia alcuna su un direttore, un organico, una sede, un numero di telefono, una mail, una pagina informativa su internet delle attività svolte, una PEC.
Perché è così importante…? Non è probabilmente l’Ufficio Speciale la questione sostanziale, ché si tratterebbe in ogni caso di un mezzo, non di un fine. Se debole, non ben strutturato, senza le adeguate competenze, potrebbe addirittura risultare un “collo di bottiglia” e rallentare ciò che già di ordinario si fa (….se si fa) sul Tevere a Roma, fermo restando che esso in ogni caso non avrebbe titolo per subordinare l’azione di Enti non capitolini, e forse neanche per coordinare azioni condivise, lì dove non vi siano prima il fermo proposito maturato fra gli “attori” e una “regia” capace e proattiva.
E allora forse non è peregrino affermare, stanti anche gli esiti dei sondaggi che è il momento di passare all’azione. Lunedì 26 mattina prima riunione operativa del “Tavolo Tecnico permanente” di cui all’art.3 con l’esame degli esiti delle prime due sessioni di sondaggio, ad Aprile 2018 lanceremo la terza parte del sondaggio, sottoponendo anche “a voto” il Programma d’Azione da elaborarsi nelle prossime settimane. Fra le domande, ovviamente: “Notate miglioramenti o peggioramenti nello stato del Tevere nell’ultimo anno?”.
