Tevere, moria dei pesci, le possibili cause
La d.ssa Ilaria Falconi, Consigliere Nazionale SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) e Tecnico ISMEA presso il Ministero delle politiche agricole ha inviato una nota esplicativa di quelle che potrebbero essere le cause dell'accaduto


(AGR) Non sono ancora note le cause che hanno determinato la moria dei pesci lungo le sponde del fiume Tevere, su cui sono in corso le analisi dell'Arpa. La d.ssa Ilaria Falconi, Consigliere Nazionale SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) e Tecnico ISMEA presso il Ministero delle politiche agricole ha inviato una nota esplicativa di quelle che potrebbero essere le cause della moria dei pesci nel fiume.
“La storia ci ha insegna – scrive Ilaria Falconi - che dopo un lungo periodo di siccità con la prima pioggia si verifica la moria di ingenti quantità di pesci nel Tevere. Un episodio che si ricorda da sempre è quello del 2002, con migliaia di carcasse trasportate dalla corrente verso Fiumicino. Le specie non muoiono per l’avvelenamento determinato da sversamenti illeciti, in quanto il quantitativo di inquinanti dovrebbe essere assai elevato.