Regione Lazio, proposta di abitabilità a cantine e garage, insorge Legambiente
Legambiente denuncia: "Rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati sarebbe contro l’ambiente e le necessarie politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici.basti pensare ai molti drammatici momenti, vissuti proprio nei seminterrati e nelle cantine di mezza Italia ad ogn
allagamenti foto da comunicato stampa legambiente
(AGR) Proposta di Legge Regionale su abitabilità di garage e cantine nel Lazio, Legambiente: “Rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati sarebbe contro l’ambiente e le necessarie politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici”
In Regione Lazio, infatti, sono oggi al vaglio della Commissione Urbanistica tre iter legislativi, con altrettante proposte di legge: p.l.r. 67 dell’11 agosto 2023 “Disposizioni per il recupero dei vani e locali seminterrati esistenti”; p.l.r. 71 dell’8 settembre 2023: “Recupero dei vani e locali seminterrati”; p.l.r. 75 del 14 settembre 2023” Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti e creazione del fondo straordinario comunale per il dissesto idrogeologico”.
Sulle tre proposte che verranno presumibilmente aggregate in una sintesi unica, interviene con decisione Legambiente: “Rendere abitabili, garage, cantine e seminterrati sarebbe un percorso legislativo contro l’ambiente e del tutto opposto alle politiche di adattamento del territorio davanti ai mutamenti climatici che invece andrebbero costruite - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Si costringerebbero le persone a vivere in spazi del tutto inidonei esponendo a elevatissimo rischio idrogeologico chi li andrebbe a occupare; basti pensare ai molti drammatici momenti, vissuti proprio nei seminterrati e nelle cantine di mezza Italia ad ogni evento meteoclimatico estremo.
Non solo, una legge simile scatenerebbe l’aumento incalcolabile oggi del carico fognario, e i depuratori già ampiamente sottodimensionati in ogni territorio, funzionerebbero ancora di meno con buona pace della qualità dell’acqua in fiumi, laghi e mare. Abbiamo invece bisogno di potenziare i depuratori ma anche di rigenerazione dell’edilizia abbandonata, misure per abbattere cemento, deimpermeabilizzazioni dei suoli, rinaturalizzazione del reticolo fluviale e messa in sicurezza contro gli eventi climatica: ci rivolgiamo in tal senso alla presidenza della Commissione Urbanistica chiedendo che la Regione fermi questo iter e di essere auditi insieme al mondo ambientalista, perché vogliamo portare queste nostre convinzioni e le evidenze di quanto sia sbagliata una norma simile".