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Ostia, dopo i "delfini capitolini" ecco le tartarughe marine, le specie protette scelgono il "mare di Roma"

Il X Municipio ha elaborato un decalogo comportamentale nel caso di nuove deposizione di uova sulle spiagge del litorale romano. Per la tutela delle tartarughe necessario saper riconoscere i nidi e segnalarli. Dall'Osservatorio Ambientale i consigli

printDi :: 14 luglio 2021 19:29
Ostia, dopo i delfini capitolini ecco le tartarughe marine, le specie protette scelgono il mare di Roma

(AGR) Le spiagge libere di Ostia Ponente sono state scelte per ben due volte in poco tempo per la deposizione di uova da parte della tartaruga marina Caretta caretta, evento straordinario, segnale di grande importanza per la biodiversità. Nel dettaglio la prima deposizione del 23 giugno è stata seguita da una seconda, a meno di due settimane, il 6 luglio con un numero complessivo di 207 uova deposte.

“ E’ fondamentale interferire il meno possibile quando siamo in presenza di questi animali (come del resto di tutti gli animali selvatici), sia se ci capita di incontrarli in mare che sulla battigia.” ammonisce Lisa Stanzani APS “Sotto al mare” Secondo Filippo Fratini, biologo marino, “è probabile una terza deposizione nei prossimi giorni da parte della stessa tartaruga, tuttavia questi eventi potrebbero essere un ulteriore segnale del riscaldamento del Mediterraneo .

 
“Al fine di tutelare e favorire questa preziosa presenza sul nostro Litorale è fondamentale saper riconoscere i nidi e segnalarli immediatamente agli organi di competenza per la loro protezione ”ricorda Alessandro Polinori vice Presidente LIPU BirdLife Italia

“Come Amministrazione ci siamo subito attivati con il prezioso contributo dell’Osservatorio Ambientale, delle associazioni ed esperti del settore per redigere un prontuario semplice ed intuitivo ad uso dei fruitori delle spiagge ” dichiarano il Vicepresidente Alessandro Ieva e l'Assessore alla Transizione Ecologica Andrea Gasparini. “Per il riconoscimento dei nidi e per la loro segnalazione è stata quindi elaborata questa locandina digitale che spiega come procedere nell’eventualità di tale ritrovamento” aggiunge Federica Segalini, presidente Osservatorio Ambientale e conclude asserendo “sara quindi determinante il coinvolgimento di cittadini ed associazioni per tutelare e difendere questa sorprendente specie protetta”.

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