Ostia Antica, "sacrificati" i pini per la pedonalizzazione, è scontro politico per il taglio di 14 alberature
Alessandro Ieva chiarisce: abbiamo tutti i permessi, gli alberi o erano malati o erano a fine vita secondo i pareri degli agronomi. Il progetto prevede la pedonalizzazione e l'abbattimento delle barriere architettoniche, il nuovo ponte avrà due ascensori


(AGR) Ostia Antica, la “mattanza” dei pini è iniziata all’alba dell’altro ieri. Nessuno dei residenti pare fosse stato informato. Le ruspe sono andate avanti senza esitazioni, 14 pini in apparente buona salute sono stati abbattuti senza pietà, poi è toccato alle motoseghe fare il resto. L’azione è stata così rapida e determinata che non vi è stata reazione alcuna. Oggi è il giorno del dolore e sono inziate le rimostranze per lasciare il posto alle proteste. “Uno scioccante scenario si è aperto nelle ultime ore sulla via di ingresso agli scavi archeologici di Ostia Antica. – affermano Flavio Vocaturo e Valentina Scarfagna del circolo Pd AMA - L’abbattimento impietoso di 14 pini storici in via della Stazione di Ostia Antica ha lasciato un paesaggio desolante, sconfortante, un cimitero di tronchi. E’ vero che quella strada da anni aspettava un riordino ed una riqualificazione, ma non era certo prevedibile uno scellerato intervento di eliminazione di alberi ad alto fusto effettuato senza un criterio oggettivo”.
“L’abbattimento di 14 pini secolari in via della stazione di Ostia Antica per il “solo” ripristino del manto stradale in un futuro contesto pedonale? Sarebbe questa la ragione per il taglio delle alberature? - si chiede Gaetano Di Staso, Coordinatore Ecoitalia Solidale X Municipio - Siamo decisamente certi che non c’era la possibilità di intervenire in altro modo prima di abbattere pini secolari che sono, da tempo immemore, un simbolo “vivente” della storia del territorio?Perché - continua Di Staso - non coinvolgere i residenti, le associazioni, gli storici, gli ambientalisti, in assemblea pubblica, sentirne i pareri e valutare insieme la bontà di una decisione, che, crediamo forse troppo drastica e che cambia, di fatto, l’impatto visivo di un contesto storico-archeologico”.
La replica di Alessandro Ieva, assessore all’ambiente del X Municipio vuole chiarire la situazione. Una mano tesa per una pace duratura con cittadini e Cdq, di sicuro un segnale distensivo che rassicura i residenti: “Il progetto risale al 2018 – spiega Ieva – e prevede la pedonalizzazione di questo settore di Ostia Antica. L’ingresso agli scavi sarà ancora più bello e funzionale. Gli abbattimenti sono stati decisi dagli agronomi e non è stata una nostra richiesta in tal senso. Anzi, secondo quanto hanno scritto sulla certificazione alcune alberature erano oramai a fine vita ed altre sporgevano pericolosamente verso le case. Prima di avviare l’intervento abbiamo acquisito tutti i pareri necessari, tra cui, quello fondamentale della Riserva naturale statale del litorale romano che ci ha fatto obbligo, ad ogni modo, di ripiantare nuove alberature giovani e saranno sempre dei pini marittimi, come ci è stato espressamente richiesto.
La pedonalizzazione prevede la riqualificazione dell’area, la sostituzione dell’attuale ponte di ferro che conduce alla stazione, la realizzazione di aiuole, l’abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di due ascensori per la disabilità, un intervento quest’ultimo già concordato con il SIMU. Abbattere delle alberature non era certo una priorità, siamo stati costretti. In caso contrario tra due anni saremmo stati di nuovo costretti ad intervenire e le persone con difficoltà deambulatorie non potevano certo percorrere il viale dissestato dalle radici”.