Lazio a rischio frane

15 dicembre 2011 15:56

(AGR) ( AGR )“È una radiografia senza appello quella tracciata dai geologi del Lazio sullo stato dell’ambiente nella nostra Regione che appare veramente disastrata. – afferma il Presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio –Se infatti il radon e l’arsenico sono inquinanti “naturali”, sui quali però si può fare molto per mitigarne gli effetti, sapere di avere 372 comuni il 98% a rischio idrogeologico è una precisa responsabilità della politica che ignora in maniera colpevole la messa in sicurezza del territorio. Sono 350mila gli abitanti del Lazio che potrebbero subire gli effetti e rimanere vittime del dissesto idrogeologico, rischio che si andrà ad amplificare sempre più con i cambiamenti climatici. E Roma, purtroppo, è la città a maggiore rischio per estensione territoriale, abitanti coinvolti e valore dei beni esposti, nella quale degli interventi di prevenzione non si vede traccia. Sarebbe estremamente utile che anche a livello regionale si seguano le indicazioni scaturite dall’intervento di Giuseppe Gisotti, Presidente della società italiana di geologia ambientale che ha indicato, in alternativa alle grandi opere inutili tipo Ponte sullo Stretto,la strada delle migliaia di “piccole grandi-opere” per mettere in sicurezza il territorio, le quali oltre a evitare tragedie per persone e cose, sarebbero un vero volano di sviluppo locale portando occupazione e lavoro, oltre che naturalmente sicurezza”.

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