Fiumicino: "Marine litter", una flotta schierata alla foce del Tevere per combattere l'inquinamento da plastiche
Il Ministro Sergio Costa: in azione la flotta antinquinamento nella raccolta di rifiuti marini, segno tangibile di quanto sarà fatto nel resto d’Italia dalle unità costiere per il contenimento dei rifiuti marini, sia dinanzi alle foci e sia nelle aree marine


Ministro costa con il materiale raccolto alla foce del Tevere
(AGR) Fiumicino capofila di un progetto nazionale per la pulizia delle foci dei grandi fiumi. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, infatti, questa mattina ha inaugurato a Fiumicino il servizio antinquinamento a mare: una flotta di mezzi marini destinata alla pulizia delle coste italiane e foci dei fiumi dagli accumuli di idrocarburi e marine litter, ossia: rifiuti marini. Questa mattina, dunque, è entrata in azione la flotta antinquinamento del ministero dell’Ambiente contro i rifiuti in mare che opererà lungo tutte le coste del Paese. Oggi la dimostrazione a Fiumicino, alla foce del Tevere, alla presenza del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, con il battello attrezzato per il marine litter della flotta antinquinamento “Castalia” del ministero. Sono stati raccolti rifiuti marini galleggianti, soprattutto plastica, come prevede il nuovo contratto biennale, a seguito di gara comunitaria, con il Consorzio che, oltre al contrasto degli idrocarburi, da quest’anno si occupa anche del tracciamento della presenza, della quantità e della composizione dei rifiuti marini, in linea con gli impegni internazionali assunti dall’Italia.
“Vedere in azione la flotta antinquinamento del ministero dell’Ambiente nella raccolta dei rifiuti marini è un segno tangibile di quanto sarà fatto nel resto d’Italia dalle unità costiere per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette– ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ringrazio il servizio antinquinamento per l’apporto considerevole che darà alla tutela dei nostri mari, in linea con le direttive Ue, auspicando che il ddl Salvamare, già approvato alla Camera, ottenga al più presto il via libera dal Senato. Il mare italiano è il doppio della superficie terrestre italiana: era necessario dare una sterzata, insieme agli armatori, alla società civile, alle autorità portuali, ai pescatori, ai consorzi di recupero dei rifiuti. Affinché i rifiuti in mare diventino un ricordo e la blue economy sia qualcosa di concreto”. Il servizio antinquinamento è composto in totale da 32 unità navali altamente specializzate, di cui 9 d’altura e 23 costiere. Nove unità di altura e quattro costiere sono dislocate in diversi porti italiani, da Genova a Civitavecchia a Salerno, in modo da garantire un pronto intervento in caso di inquinamento del mare territoriale. Altre diciannove unità costiere, oltre ad agire in caso di inquinamento, svolgono il pattugliamento per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette, da Chioggia a Gallipoli, da Augusta a Porto Torres. Inoltre, quattro di queste diciannove unità pattugliano anche le aree di mare territoriale dove si trovano le piattaforme off-shore per l’estrazione di petrolio (Vasto, San Benedetto del Tronto, Licata e Pozzallo).