Ambientalisti al Governo: usate i fondi di Next Generation EU per il riequilibrio della Laguna di Venezia
Italia Nostra, Lipu e WWF al Governo: è prioritario predisporre un piano-progetto con visione strategica per procedere alla riqualificazione ed al riequilibrio della Laguna di Venezia. La sistemazione della Laguna potrebbe avere il sostegno del piano europeo
(AGR) In previsione della prossima adunanza del Comitato di indirizzo coordinamento e controllo ex lege 798/1984, art. 4 (Comitatone), le associazioni nazionali Italia Nostra, Lipu e WWF hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e ai ministri competenti (Sergio Costa MATTM, Paola De Micheli MIT, Dario Franceschini MiBACT e Roberto Speranza, Ministero Salute) in cui richiedono di predisporre un Piano-progetto “Laguna di Venezia”, con visione strategica per la riqualificazione e il riequilibrio della Laguna di Venezia. Italia Nostra, Lipu e WWF hanno anche presentato una relazione (qui allegata), che prevede obiettivi e azioni:
1. riequilibrio idraulico, morfologico ed ecosistemico finalizzato anche al ripristino di sufficienti misure di recupero e conservazione della biodiversità della Laguna;
3. difesa urgente dalle acque medio alte con interventi locali basati sui principi dell’adattamento e resilienza;
4. progetti e sperimentazioni geologiche per fronteggiare l’innalzamento del livello del mare.
Tali azioni e obiettivi sono coerenti con gli interventi per il riequilibrio prescritti dalla prima legge speciale del 1973, dal Piano Morfologico (1994), dal Palav (1995), dal consiglio dei ministri del Governo Amato (2003), dalla Commissione nazionale di Salvaguardia (voto unanime del 2004). Il riequilibrio della Laguna, sancito dalle leggi dello Stato, potrebbe ottenere il sostegno economico del piano europeo Next Generation EU.
L’orientamento di codesto Governo, di voler spostare in modo provvisorio gli approdi della croceristica entro la Laguna, a Marghera, è invece in evidente contrasto con gli obiettivi del riequilibrio prescritti dalla legge, e renderà impossibile il recupero morfologico e idraulico della Laguna. Le associazioni lanciano un appello al Governo affinché non commetta un errore esiziale per la Laguna e Venezia.