Acilia, con le prime piogge il fosso di Ponte Ladrone mette paura

Il problema è anche all'origine: il fosso di Ponte Ladrone presenta una pendenza insufficiente a garantire una portata ed una velocità di scorrimento delle acque piovane fino al fiume Tevere. “In mancanza di quote e dislivelli naturali, si renderà necessaria la realizzazione di un impianto di sollevamento in grado di far superare l’argine artificiale” - aggiungono i due esponenti del PD. Allo stato attuale, infatti, in caso di alluvioni e di piena del Tevere, si procede con la chiusura 'manuale' di una paratia che impedisce la risalita delle acque del fiume lungo il canale, evitando eventuali tracimazioni.
A questa situazione si aggiunge il problema delle acque reflue relative a nuove costruzioni abitative e commerciali: non esistono indicazioni né sulla loro capacità di smaltimento né sui centri di pompaggio, con l’aggravante di una pendenza longitudinale non a norma. “Nel frattempo, qualcosa si muove per l’altro fosso di Centro Giano, quello del Fontanile – annunciano Zannola e Di Matteo - a breve inizieranno i lavori di pulizia e manutenzione, essendo stato consegnato agli uffici preposti il tanto atteso certificato antimafia. Un successo del Partito Democratico, che portò tre anni fa la questione sui tavoli della Regione e del Comune, e dei cittadini di Centro Giano che non si sono mai arresi.”
