SIMG, soddisfazione per l'eliminazione dei piani terapeutici per diabete, scompenso cardiaco e malattia renale
La Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie esprime apprezzamento per la decisione di AIFA di riclassificare le gliflozine in fascia A e abrogati i Piani Terapeutici nel trattamento del diabete di tipo 2, dello scompenso cardiaco e della malattia renale cronica


dr. Alessandro Rosso presidente Siemeg
(AGR) La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie esprime pieno apprezzamento per la decisione comunicata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) il 30 giugno con cui vengono riclassificate le gliflozine (SGLT2-i: inibitori del trasportatore sodio/glucosio di tipo 2) in fascia A (ossia rimborsabile dal SSN) e contestualmente abrogati, per l’intera classe, i Piani Terapeutici per il loro utilizzo nel trattamento del diabete di tipo 2 (sempre in nota 100), dello scompenso cardiaco e della malattia renale cronica (da utilizzare negli ultimi due casi coerentemente alle indicazioni e dosaggi approvati nella scheda tecnica delle singole molecole).
“Questo passaggio rappresenta un atto importante, di cui la SIMG, i medici di famiglia italiani, gli specialisti e le associazioni dei pazienti sentivano la necessità – sottolinea Gerardo Medea, Consigliere Nazionale e Responsabile della Ricerca SIMG – Questa decisione da un lato favorisce la reale presa in carico delle persone con diabete da parte dei MMG e dall’altro semplifica l’accesso alle cure per patologie gravi e importanti come lo scompenso cardiaco, la malattia renale cronica oltre che il diabete tipo 2, poiché non sarà più necessario ricorrere a visite specialistiche per la prescrizione e il rinnovo dei Piani terapeutici. In tal modo si è voluto anche riconoscere il valore clinico di questa categoria di farmaci nella prevenzione e trattamento delle complicanze di queste patologie favorendone l’uso quanto più precoce possibile”.
“Questo importante traguardo rappresenta un riconoscimento concreto del ruolo clinico e gestionale della Medicina Generale nella presa in carico integrata dei pazienti con patologie croniche complesse – spiega Alessandro Rossi, Presidente SIMG – Si apre ora una fase in cui i MMG potranno esercitare pienamente la loro autonomia prescrittiva, nel rispetto dell’appropriatezza prescrittiva e delle evidenze scientifiche e in sinergia con gli specialisti, rafforzando la continuità assistenziale e il modello della medicina d'iniziativa. La SIMG continuerà a impegnarsi nel promuovere la formazione e l’aggiornamento dei Medici di Medicina Generale per un uso appropriato e responsabile delle gliflozine in base alle indicazioni e ai dosaggi approvati e si rende disponibile a collaborare con AIFA, Ministero della Salute e Regioni per garantire un’attuazione uniforme ed omogenea sul territorio nazionale, a beneficio dei pazienti e del sistema salute nel suo complesso”.