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Unione Naz. Consumatori: la top 30 dei rincari di settembre

Voli internazionali +118,3%, Luce +103,4%, Gas +63,7%. Olio diverso da oliva +60,5%, Burro +38,1%, Margarina +26,5%

printDi :: 01 ottobre 2022 21:30
Unione Naz. Consumatori: la top 30 dei rincari di settembre

(AGR) L'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat resi noti ieri sull'inflazione tendenziale di settembre per stilare la top 30 dei rialzi e la top 20 dei prodotti alimentari e bevande.

Per la top 30 (tabella n. 1) relativa a tutto il paniere, vincono i Voli internazionali decollati del 118,3% su settembre 2021, al 2° posto l'Energia elettrica (libero + tutelato), più che raddoppiata in un anno con +103,4%. Medaglia di bronzo al Gas naturale e gas di città con +63,7%

 
Al 4° posto l'Olio diverso da quello di oliva con +60,5% che vince per gli alimentari.

Seguono Gpl e metano (+46,4%), Gasolio per riscaldamento (+43,7%), al 7° posto il Burro (+38,1%), medaglia d'argento tra gli alimentari, seguito dalla Margarina che con +26,5% si colloca sul gradino più basso del podio per il cibo e dal Riso (+26,4%). Chiude la top ten generale il Latte conservato (+24,5%), 5° tra gli alimentari.

Si segnalano poi la Farina (11°, +24,2%), la Pasta (fresca, secca e preparati di pasta) con +21,6% (13°), il Gasolio per mezzi di trasporto (14°, +19,8%), lo Zucchero (15°, +18,4%), gli Alberghi, motel, pensioni e simili che con +18,3% rispetto alla scorsa estate sono al sedicesimo posto della classifica generale ma al 1° posto per le voci legate alle ferie, tolti i trasporti e limitandosi alle vere voci tipicamente legate alle vacanze e all'estate, ossia alle divisioni di spesa Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione.

Dopo i Gelati (+18,2%), chiudono la top 20 i Vegetali freschi con +16,7% (10° posto per gli alimentari).

Per il cibo, poi, si segnalano le Uova (11°, +16,6%), Pollame (12°, +16,5%), Latte fresco parzialmente scremato (13°, +15,3%) e il Pane (15°, +14,6%)

Chiudono la top 20 degli alimentari le Acque minerali con +12,9%.

"Urge un nuovo bonus per le famiglie di 600 euro, così da coprire almeno i rincari dei prodotti alimentari, che essendo saliti dell'11,8% determinano una maggior spesa annua pari in media a 665 euro in più su base annua. Una stangata che sale a 907 euro per una coppia con 2 figli, 819 per una coppia con 1 figlio, 1084 euro per le coppie con 3 figli. Inutile, invece, tagliare l'Iva del 4% sui beni alimentari, non solo perché matematicamente, calcolatrice alla mano, la riduzione della spesa sarebbe pari appena a 90 euro e 3 centesimi per una famiglia media, 122 euro e 78 cent per una coppia con 2 figli, ma perché non è detto affatto che i commercianti, dovendo abbassare i prezzi solo del 3,846%, li ritocchino effettivamente.  Con tutta probabilità lascerebbero invariati i loro listini. Insomma, una misura che andrebbe a solo vantaggio dei commercianti e non dei consumatori" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

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