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Termovalorizzatore, si o no? si apre il dibattito nei municipi, si parte da Ostia

M5S: l’Amministrazione del Municipio Roma X deve prendere posizione con senso di responsabilità verso i cittadini, contro un impianto che brucerebbe rifiuti 24 ore al giorno producendo ceneri ed emissioni gassose, quali: polveri fini, diossine, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti.

printDi :: 10 maggio 2022 15:57
la maglietta no inceneritore e si alla transazione ecologica

la maglietta no inceneritore e si alla transazione ecologica

(AGR) Nei Municipi romani si apre il dibattito interno sulla scelta effettuata dal sindaco Gualtieri per la realizzazine di un termovalorizzatore. A contrastare questa proposta, in prima linea, sono i pentastellati che ribadiscono il no all'inceneritore e rivendicano una transazione ecologica nel rispetto della natura. Giovedì prossimo il problema verrà affrontato nel consiglio municipale del X "Ci auspichiamo che l’Amministrazione del Municipio Roma X prenda posizione, con senso di responsabilità verso i cittadini, contro un impianto che brucerebbe rifiuti 24 ore al giorno dando come sottoprodotto ceneri ed emissioni gassose composte da polveri fini, diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, PM10, PM2.5., pericolosi per la salute della popolazione.

È importante ricordare che l’Italia nel 2020 ha recepito le direttive comunitarie in tema di rifiuti e inceneritore e discariche sono le ultime soluzione in una scala di priorità che vede in testa la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo e il riciclo.

 
Nel nostro paese esistono 37 inceneritori e se ne vogliono costruire altri 3, precisamente 2 in Sicilia, per complessivi 850mila tonn/anno per una spesa prevista 1,1 miliardi di euro, e 1 a Roma per 600mila tonn/anno per una spesa prevista 700 milioni di euro. Per costruire un inceneritore ci vogliono dai 5 ai 7 anni e comunque porterebbe a ridurre interesse ad accrescere la raccolta differenziata che dovrà essere del 65% entro il 2035. Lo stesso inceneritore, comunque, produce rifiuti di circa il 25-30% di ciò che viene bruciato e che andranno in discarica, quindi, non è vero che non produce rifiuti.

Mentre tutti i paesi del mondo sono impegnati nella lotta contro i cambiamenti climatici, con l’obiettivo di ripensare e costruire un nuovo modello socioeconomico basato sulle energie rinnovabili passando dall’utilizzo dei combustibili fossili a fonti di energia green, Roma non può andare in direzione opposta realizzando un inceneritore da 600mila tonn/anno per un costo di 700 milioni di euro. Con il nostro atto vogliamo esprimere la nostra contrarietà alla volontà del Sindaco di dotare Roma di un inceneritore ed invece vogliamo puntare ad incrementare la raccolta porta a porta e le isole ecologiche per raggiungere il prima possibile il 65% di raccolta differenziata.

Crediamo nella necessità di implementare un sistema di tariffazione incentivante commisurato all’effettiva produzione di rifiuti da avviare a smaltimento garantendo ai cittadini equità e trasparenza premiando i comportamenti virtuosi per chi differenzia correttamente i rifiuti e riduce al minimo quelli non riciclabili; realizzare impianti di compostaggio per utilizzare la frazione organica della raccolta differenziata dei rifiuti e gli scarti da sfalci e potature per produrre fertilizzante di qualità da utilizzare in agricoltura o nel giardinaggio in sostituzione degli ammendanti chimici; promuovere ogni azione utile per favorire la transizione ecologica. Giovedì ci aspettiamo da tutta l’Aula di Somma un chiaro messaggio di contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore a Roma e un forte stimolo invece a perseguire gli obiettivi della Transazione ecologica".Lo dichiarano i consiglieri del municipio Roma X, Alessandro Ieva, Giuliana Di Pillo e Silvia Paoletti

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