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ROMA-BENEVENTO 5-2: vittoria meritata della Roma, ma il Benevento lascia l’Olimpico a testa alta.

Spettacolo all'Olimpico

printDi :: 23 ottobre 2020 15:03
ROMA-BENEVENTO 5-2: vittoria meritata della Roma, ma il Benevento lascia l’Olimpico a testa alta.

(AGR) (AGR) ROMA (R.B.)                                                                                                                                                 Il tabellino della partita:                                                                                                                                                   ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez (33' st Kumbulla); Santon (28' st Bruno Peres), Veretout (28' st Villar), Pellegrini, Spinazzola; Pedro (33' st Perez), Mkhitaryan; Dzeko (39' st Mayoral). A disposizione: Pau Lopez, Boer, Fazio, Jesus, Calafiori, Darboe, Zalewski. Allenatore: Fonseca                                                 BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola, Foulon (41' st Maggio); Ionita, Schiattarella (37' st Hetemaj), Dabo (31' st Improta); Iago Falque (1' st Insigne), Caprari; Lapadula (37' st Sau). A disposizione: Manfredini, Tuia, Basit, Dabo. Allenatore: Inzaghi                                                                                                                                ARBITRO: Ayroldi di Molfetta                                                                                                                                MARCATORI: 5' pt Caprari (B), 31' pt Pedro (R), 35' pt Dzeko (R), 10' st Lapadula (B), 24' st rig. Veretout (R), 32' st Dzeko (R), 44' st Perez (R)                                                                                                                  NOTE: Al 47' pt gol annullato dal Var a Mkhitaryan (R) per fuorigioco. Ammoniti: Ibanez, Veretout, Santon (R); Schiattarella, Foulon (B). Recupero:                                                                                                                                                                  In attesa del turno di coppa Europa League, che la vedrà impegnata a Berna contro gli svizzeri dello Young Boys il 22 di questo mese, alla quarta di campionato la Roma fa bottino pieno contro il Benevento: cinque goal ai campani che mandano i romani a ridosso delle prime in classifica. È stata una bella partita, combattuta, ben giocata da due squadre ottimamente messe in campo. La Roma era alla ricerca dei primi tre punti all’Olimpico e se, sulla carta, la differenza delle qualità faceva propendere per un pronostico largamente alla portata dei capitolini, una volta in campo si è visto come la partita si sia andata facendo via via più difficile per i padroni di casa, che, pur operando per larghi tratti di gara un pressoché continuo e costante predominio territoriale, non riusciva a venire a capo della matassa Benevento. Non ce la sentiamo di buttare giù pagelle o classifiche di merito. Questa è una squadra con una voglia matta di vincere e le tante occasioni create ne sono la prova lampante. È una squadra dove accanto ai maestri Pedro e Dzeko, operano giocatori di ottima qualità come Veretout, Pellegrini, Spinazzola e l’ottimo Mirante, e i tanti giovani che stanno crescendo partita dopo partita: Perez, Ibanez, Villar, Mancini tra gli altri nonché i primavera in panchina Zalewski, Darboe e Calafiori..                 

Da parte sua, il Benevento ha affrontato i blasonati avversari del tutto scevro da timori reverenzialI. Del resto, ne abbiamo già scritto, quella del giocarsela pensando più a vincere che non al blasone dell’avversario è la filosofia, ormai conclamata, dei giallorossi campani. Bravo Mr. Inzaghi!                                                                                                     

 
   Il Benevento si presenta all’Olimpico ottimamente registrata nei vari reparti. In difesa primeggiano il veterano Glick leader indiscusso, e Foulon, autentico mastino cui è fin troppo facile pronosticare prestigiose ribalte internazionali; a metà campo un pacchetto di centrocampisti molto dinamico, segnatamente Schiattarella, Ionita e Dabo, quest’ultimo nominalmente centrocampista centrale che abbiamo -visto sovente in avanti tanto da fungere da punta aggiunta, consente agli ospiti rapidi e veloci spostamenti di palla e di fronte; in attacco, anche questo di prim’ordine, Caprari, Lapadula e Iago Falque sono tre mine vaganti pronte ad esplodere in qualsiasi momento della gara. A dir poco giocatori esperti, nel prosieguo del campionato vedrete quante difese faranno ballare questi tre ragazzi!                                                                                Fasi iniziali della gara con la Roma subito avanti, ma al primo affondo il Benevento va in goal con Caprari (5’). Ci vogliono venticinque minuti buoni prima che la Roma riequilibri la gara (Pedro 31’) e poi altri quattro per arrivare al vantaggio (Dzeko 35’). In quel tratto di gara la Roma ha spinto parecchio ma il Benevento non solo ha tenuto botta, ma in qualche occasione ha trovato varchi invitanti per arrivare davanti a Mirante. Non che fosse la difesa giallorossa a ballare, film già visto in passato parecchie volte, ma, piuttosto, nella ricerca del pareggio, spostando la linea difensiva più verso il centrocampo, per forza di cose vai a concedere spazi nella tua metà campo.                                                    Al rientro in campo la Roma cerca il goal della sicurezza, ma è invece il Benevento che rimette in parità la gara. Un rigore decretato forse troppo frettolosamente (Veretout è in possesso di palla, non può mai essere lui a causare il fallo!) viene trasformato da Lapadula. A questo punto (10’ st.) il Benevento comincia a credere nell’impresa, probabilmente aiutato da una Roma che ha sentito il colpo. In effetti, per qualche minuto il Benevento si fa sotto minacciosamente, ma Mancini, Cristante e Ibanez reggono bene vanificando con sicurezza le iniziative avversarie. Assopitesi le velleità degli ospiti, che probabilmente anche a causa del dispendio di energie, pensano a lasciare l’Olimpico con un punto, più che a tentare di portarne via tre, la Roma riprende a macinare il suo gioco e di lì a poco, al 24’, i giallorossi romani tornano in vantaggio grazie ad un calcio di rigore decretato per fallo in area su Pedro: pallone sul dischetto e Veretout non perdona. Nel prosieguo, prima Dzeko al 32’ mette in porta facile, poi Perez, appena entrato, sigla il 5-2 con una autentica sassata (89’). 20 ottobre 2020 RENATO BERGAMI

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