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Ostia, il PUA divide il Consiglio

printDi :: 06 febbraio 2020 15:36
Di Giovanni espone striscione in aula

Di Giovanni espone striscione in aula

(AGR) Il nuovo Piano Urbano degli arenili arriva in Consigliio municipale ed è subito scontro.“Oggi in aula Massimo Di Somma, del Consiglio del X Municipio – denuncia Antonio Di Giovanni, capogruppo del M5S - è andata in onda la solita farsa di un opposizione inconcludente e incapace di assumersi le proprie responsabilità”. Immediata la replica dai banchi dell’opposizione: “"Oggi la maggioranza M5S – afferma Andrea Bozzi (Un sogno comune)ha tentato tristemente un colpo di mano per accelerare l'approvazione della Delibera sul Pua, catapultata in Municipio X dal Campidoglio, che ora evidentemente pretende un rapido si senza obiezioni e soprattutto senza un processo partecipativo dei cittadini che noi invece chiediamo da giorni…..” Uno scambio di accuse che comunque blocca, di fatto, il via  libera al nuovo PUA. Per il M5S è inaccettabile…:”La Lega di Salvini, addirittura sparisce dall’aula alle 10,00 per evitare di esporsi al voto e il resto delle opposizioni pur di non affrontare l’argomento su cui sono profondamente impreparati, hanno deciso di occupare l’aula: ormai sanno fare solo questo e nient’altro. Il parere sulla delibera del Piano dell’Utilizzo degli Arenili (PUA), spaventa l’opposizione in quanto a parole professano l’abbattimento del lungo muro (come Athos De Luca ora di Italia Viva ed ex PD, che rappresenta l’esempio più rilevante) e nei fatti, non prendono posizione. Come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre detto che volevamo restituire ai cittadini la visuale del mare riorganizzando la fascia demaniale marittima, con l’abbattimento del lungo muro e il 50% di spiagge libere, ed è quello che porteremo a casa come risultato per il nostro territorio. Con il nuovo PUA, infatti – sottolinea Di Giovanni - verrà riorganizzata la fascia demaniale marittima: si tratta di uno strumento che darà un nuovo volto al litorale, ristabilendo la legalità, l’accessibilità alle spiagge con l’abbattimento del “lungomuro” e riservando la fruizione pubblica delle stesse almeno al 50%. Si tratta di una rivoluzione, attesa da anni dai romani, che porterà benefici ai tutti i cittadini, ai turisti e al tessuto economico-commerciale perché ridisegnerà completamente il nostro litorale”.

Andrea Bozzi spiega le ragioni del no. “Un tema così importante per la nostra città non può essere liquidato in fretta e furia, come se il nostro parere fosse uguale a quello degli altri Municipi di Roma. Noi siamo il mare di Roma e da tempo chiediamo un vero confronto politico, aperto, cittadino che ci è stato sempre negato. Ed invece, anche oggi in Consiglio, dove era l'ultimo documento da discutere, hanno chiesto di anticiparlo votando l'inversione dei lavori. Poi, come se non bastasse, davanti alle proteste dell'opposizione, hanno inscenato uno show mostrando in Aula uno striscione contro Salvini che oggi era ad Ostia. – continua Bozzi - Evidentemente il M5S pensa di risollevarsi utilizzando l'aula contro la Lega o altri partiti. Ma in questo modo credo tradisca o il mandato elettorale dei cittadini che per lo più sono interessati ai risultati per il bene del territorio e non alle strumentalizzazioni partitiche. Dispiace che alla fine abbiamo dovuto occupare l'aula come opposizione per evitare di far passare un colpo di mano che sarebbe stato inaccettabile. Questo Pua, che non ha alcuna visione politica del litorale, ma che si limita a dettare regole dettate a loro volta dagli uffici, non può esser liquidato in fretta e furia da chi vuole sbrigarsi soltanto per soddisfare il Campidoglio, andando pure in violazione della delibera n.57/2006 che obbliga per i progetti di pianificazione come il PUA a cercare in tutti i modi una partecipazione dei cittadini che invece qui è totalmente mancata".

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Andrea Bozzi
esterno palazzo Governatorato

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