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Infernetto, strade chiuse ed edifici abbandonati

print19 novembre 2018 16:30
Infernetto, strade chiuse ed edifici abbandonati
(AGR) "Bisognerebbe mettere un limite alla vergogna così come c'è quello sulla velocità. - esordisce Marco Possanzini, segretario SI - Il popoloso quartiere di Infernetto, nonostante le promesse elettorali, risulta ad oggi dimenticato da questa Amministrazione del cambiamento, cosa che non si può certo dire per il quartiere Bagnoletto. Via Orazio Vecchi all'Infernetto, a causa di dossi provocati da radici e crateri, è stata chiusa interamente al traffico da molti giorni determinando una condizione di grave disagio. La preoccupazione di residenti e commercianti è relativa al fatto che al provvedimento di chiusura non faccia seguito un piano di risistemazione della strada. Via Orazio Vecchi non è contenuta nell'elenco delle strade che verranno manutenute perchè, come quasi tutte le vie dell'Infernetto, non risulta ancora acquisita a patrimonio dal Comune di Roma. Cosa accadrà a Via Orazio Vecchi? verrà sistemata prima o poi oppure questa Amministrazione si girerà dall'altra parte facendo finta di non vedere?

Stessa sorte ma a causa di ragioni diverse spetta al complesso ex San Tommaso. Nonostante una campagna elettorale fatte di proposte e di promesse, l'Amministrazione del cambiamento ha dichiarato in una riunione di Commissione Capitolina, celebrata pochi giorni fa proprio all'Infernetto, di non essere in condizione, di non essere pronta, senza per altro specificare chiaramente i motivi, nel procedere con l'avvio di un progetto di riqualificazione di quel complesso. Ciò che ci lascia sgomenti è relativo al fatto che gli ex Consiglieri Municipali del M5S, nella scorsa legislatura municipale, erano a favore di un piano per trasformare quegli edifici in luoghi utili alla comunità ma ad oggi sembrerebbe che l'orientamento sia decisamente cambiato. Oggi, improvvisamente, cambiano idea e tirano il freno a mano, lasciando di fatto tutto come sta, le strutture così come stanno, cioè nel più completo abbandono. Non solo sfuma per adesso l'ipotesi di avere in quel complesso un presidio medico di primo soccorso, fondamentale per tutti i residenti, ma sfuma anche l'ipotesi di trasformare la restante parte in luogo dedicato alla cultura e all'aggregazione.

Siamo davanti ad una mancanza di volontà politica, di capacità amministrativa o altro? - continua Marco Possanzini nella sua disamina - Nel primo caso, il sospetto è che quella struttura sia stata al centro di una campagna elettorale fortissima, dove è stato promesso tutto..... a tutti e quindi, per non scontentare nessuno, si decide di non procedere. Nel secondo caso, c'è spazio solamente per le dimissioni degli assessori competenti. Nel terzo caso, chiediamo all'Amministrazione del M5S di essere chiara una volta e per tutte spiegando ai cittadini i motivi di tanta inerzia. Intanto, oltre a dare le colpe a "Romolo e Remo" per qualsiasi contestazione, si enfatizzano come risultati amministrativi formidabili, da rivendicare come successo quasi insperato, delle semplicissime, per altro tardive e parziali, operazioni di manutenzione ordinaria del territorio".

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