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Europa senza smog, da emergenza sanitaria nasce vero Green Deal

Pecoraro Scanio: stime recenti della Ue indicano in 412.000 le morti premature per inquinamento atmosferico nei Paesi dell’Unione. Effetto collaterale della pandemia: riduzione dello smog per blocco circolazione auto

printDi :: 27 marzo 2020 16:44

(AGR) Un’Europa con l'aria pulita. Ecco come appare il nostro continente, dopo le prime settimane di drastica riduzione di auto e di attività inquinanti, dalle foto diffuse oggi dalla Fondazione UniVerde.L’immagine è quella dell’inquinamento da NO2 scattate dal satellite Copernicus sentinel 5P, con le foto elaborate dalla piattaforma Onda della Serco di Frascati, nel periodo prima e durante il lockdown (14-27 febbraio e 10-24 marzo).

"L’emergenza coronavirus, che diffonde una pandemia di polmoniti, sta avendo un effetto collaterale di riduzione dello smog. C’è voluto questo disastro per ricordarci che proprio la Ue segnala come stima prudenziale che ogni anno oltre 400.000 persone muoiono prematuramente a causa di polmoniti e altre malattie respiratorie, legate alla pessima qualità dell’aria". Lo dichiara il Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.

 
"Oggi gli scienziati stanno studiando, non solo la possibilità del virus di diffondersi più facilmente grazie allo smog, ma anche se una concausa della maggiore diffusione e mortalità in alcune zone non sia dovuta alla debolezza degli apparati respiratori ma dal fatto di vivere in una zona con aria molto inquinata""Dovremo saper uscire da questa emergenza, che è sanitaria ed economica, investendo sulla creazione di milioni di posti di lavoro in un vero rinascimento ecologico con smart cities, mobilità sostenibile, produzione diffusa di energie rinnovabili, smartworking e tanta innovazione green. Ma le lobby dei fossili chiederanno invece incentivi ed aiuti per rimettere in sesto le vecchie realtà decotte. Ecco perché servirebbero una forte mobilitazione delle opinioni pubbliche e sopratutto classi dirigenti lungimiranti che purtroppo, come dimostrano i vertici Ue, scarseggiano".

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