Roma, 500 morti in più rispetto ad ottobre 2019, il cimitero Flaminio al collasso
Nel mese di ottobre si sono registrati centinaia di decessi in più rispetto all'anno scorso, la carenza di campi per l'inumazione ha creato un rallentamento delle operazione funerarie, attualmente ci sono 900 salme e 250 resti ossei in attesa di cremazione
(AGR) "Apprendiamo da fonti aziendali cimiteriali, un grido dall'allarme drammatico. - esordisce Flavio Vocaturo (Pd AMA) - Nelle ultime settimane a Roma si è registrato un aumento di decessi del 20% in piu' rispetto ad Ottobre 2019, con oltre 500 defunti in più. La carenza di campi per le inumazioni "primo su tutti il cimitero Laurentino" ha prodotto rallentamenti, 900 salme e 250 resti ossei sono in attesa al cimitero del Flaminio che è oramai al collasso.
La causa principale - continua Vocaturo - è che si è bloccato il lavoro di estumulazioni di salme, ceneri e resti ossei per trasferimento ad altro cimitero o ad altro comune e dal 2 Novembre sarà possibile fare le cremazioni solo al cimitero del Verano. Un grido di allarme che non può rimanere inascoltato, visto l'aumento dei decessi. Da mesi si denuncia la crisi dei cimiteri capitolini ma oltre le parole non si è mai andati. Ora il Campidoglio deve mettere tra le priorità questa questione perche' avere salme in fila che attendono il loro turno ed un posto...è da brividi verso i defunti e le loro famiglie".