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Dal Salone del libro parte "Right to read Leggere è un diritto" progetto di promozione culturale in tutto il mondo

Il piano predisposto a cura della Fondazione Circolo dei lettori e Assessorato alla Cooperazione Internazionale Regione Piemonte per il Salone Internazionale del Libro di Torino prevede di costruire biblioteche dove l’infanzia è minacciata dai conflitti

printDi :: 17 ottobre 2021 17:55
Salone del libro di Torino i visitatori

Salone del libro di Torino i visitatori

(AGR) Si è svolta oggi al Salone del Libro - luogo di partenza ideale per un progetto di diffusione culturale e letteraria - la conferenza di presentazione di RIGHT TO READ - Leggere è un diritto, un progetto che fa incontrare cooperazione internazionale e promozione culturale e della lettura, un viaggio in regioni del Mondo dove l’infanzia è più difficile a causa di guerre, povertà e crisi umanitarie spesso dimenticate dall’Occidente. Realizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori in collaborazione con l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte, il progetto sostiene la creazione e lo sviluppo di biblioteche scolastiche o di comunità, raggiungendo i piccoli lettori in Burkina Faso, Kosovo, Capo Verde, Siria, Guinea Conakry, Ucraina orientale, Senegal, Artsakh, Benin.

Durante l’incontro sono intervenuti: il direttore della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal, l'Assessore alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte Maurizio Marrone, il presidente dell'associazione Fiori di Ciliegio Davide D'Agostino, che ha realizzato l'installazione artistica legata al progetto nel piazzale dell’Oval, il Sindaco di Racconigi Valerio Oderda, che coopera con il comune di São Filipe a Capo Verde, Ignazio Stefano Zanetta Vicesindaco di Borgomanero e Vicepresidente dell'ANCI Piemonte, che coopera con il comune di Adjoum nel Benin, Stefania Valentini Vicepresidente della Fondazione Hope che interviene nel comune di Maalula in Siria, Gayané Khodaveerdi, presidente AGBU Milano (Armenian General Benevolent Union), il coordinatore dei Programmi del CISV di Torino, OSC Marco Alban che interviene nei comuni di Mbakè e Louga in Senegal e l'associazione Help che da anni opera nel difficile contesto del Kosovo.

 
«Sogno che in ogni luogo colpito da fame e guerra i bambini possano avere un posto sicuro dove viaggiare con la fantasia, ispirati dalla bellezza della letteratura a ricostruire le loro nazioni: in questi luoghi sarà presente con una targa esplicativa il Piemonte di cui andiamo orgogliosi.» Maurizio Marrone, Assessore alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte

«Quanto ci sono mancati i bambini, in questi lunghi mesi di pandemia. Ma ci sono anche bambini sempre invisibili. È la questione centrale di questo presente: l’infanzia dimenticata. L’infanzia invisibile. E noi proviamo a esserci, a entrare nel cuore di questa questione, attraverso la lettura. Perché la lettura non è soltanto svago, impegno, iter scolastico, è qualcosa di ben di più. Attraverso questa esperienza si conquista la libertà più preziosa che noi umani abbiamo: guardare al mondo attraverso le parole, di specchiarsi nel mondo. Crediamo dunque che donare libri a bambini invisibili sia un modo per dare loro un’occasione di libertà.» Elena Loewenthal, direttore Fondazione Circolo dei lettori

IL PROGETTO

Il corpo principale del progetto prevede la costruzione o integrazione di biblioteche scolastiche e di comunità situate in aree difficili del mondo: Africa, Siria, Caucaso, Balcani. È previsto un intervento in 12 scuole, ciascuna riceverà una fornitura di libri e una donazione in denaro per allestire e arredare gli ambienti e/o acquistare beni strumentali e materiali informatici.

La Fondazione Circolo dei lettori ha scelto di concentrarsi su alcune azioni mirate allo scopo di destare e trasmettere l’amore per la lettura e la propensione alla creatività a sostegno di un’infanzia ferita e trascurata per via delle difficili condizioni e della comunità adulta investita del compito di educare. Nelle aree individuate, la Fondazione opererà a distanza per mettere a disposizione delle comunità locali strumenti di crescita culturale, favorendo la reperibilità di libri, l’acquisto di dispositivi per attività di formazione, l’acquisto di servizi per la messa in sicurezza e la cura degli spazi collettivi. I punti e di riferimento attorno ai quali si attiverà il sostegno e l’attenzione saranno le biblioteche scolastiche o di comunità che potranno crescere e diventare luoghi frequentati dai bambini e dalle famiglie, punti di incontro e aggregazione, scambio generazionale, sociale e culturale.

Ad arricchire le nuove biblioteche saranno inviati in particolare capolavori della letteratura italiana - in lingua originale e tradotti nelle lingue locali - così da divulgare ulteriormente la millenaria cultura italiana nel mondo quale vettore di pace e dialogo da una parte, promuovendo dall’altra la lettura dei più piccoli negli idiomi di appartenenza, che costituiscono parte del loro retaggio identitario, troppo spesso messo a rischio da conflitti e crisi umanitarie. Inoltre la scelta dell’oggetto libro è caduta su uno strumento molto particolare: il silent book, il cosiddetto libro senza parole, che parla quindi tutte le lingue e in cui l’illustrazione e la storia giocano un ruolo fondamentale. Con questi particolari strumenti pensati per l’infanzia, ma molto interessanti per l’apprendimento anche in altre età della vita, si crea un linguaggio universale che è quello della “lettura” in senso lato, che corrisponde all’amore per le storie e per il linguaggio. Stimolando la fantasia  si superano le barriere per generare un comune senso di vicinanza ed esercitare la libertà di pensiero. I libri senza parole sono progettati per favorire l’apprendimento del significato delle immagini e aiutare i bambini a riconoscere le figure e quindi dar loro un’interpretazione. Una tendenza non nuova, ma che negli ultimi anni sta ricevendo sempre più attenzione. Molti di questi silent book racconteranno, senza bisogno di parole, i grandi miti romani e dell'antica Grecia, facendo così conoscere ai bambini del mondo intero le radici culturali dell’Europa.

Il progetto si inserisce nel più ampio quadro delle politiche regionali in favore dello sviluppo e della collaborazione tra differenti territori finalizzate a favorire la crescita sostenibile di tutti i popoli, garantendo il rispetto della dignità umana. Tra i principali obiettivi vi è quello di instaurare, migliorare e consolidare le relazioni tra i diversi Paesi e le diverse comunità territoriali e da tempo la Regione Piemonte è impegnata in questo ambito con numerose attività e con programmi di sostegno e sensibilizzazione.

L’intenzione è anche quella di proseguire, allargando gli orizzonti territoriali, un lavoro iniziato dalla Fondazione già da alcuni anni con attività pensate in modo specifico per l’infanzia, come il festival Scarabocchi che si tiene da 4 anni a Novara con laboratori creativi di illustrazione e narrazione e il premio “Nati per leggere”, iniziativa della Regione Piemonte di cui la Fondazione cura la segreteria organizzativa, un osservatorio editoriale che seleziona i migliori libri per bambini sulla base della qualità narrativa e degli aspetti pedagogici, con premiazione e promozione nell’ambito del Salone Internazionale del Libro.

I LUOGHI

Il progetto mira inoltre a rafforzare le sinergie con altri soggetti che in modo strutturale operano per il sostegno di queste comunità, affiancandoli e sostenendoli sul fronte della promozione culturale e della lettura. In Kosovo l’intervento di RIGHT TO READ raggiungerà la scuola "Milun Jakšić" di Banja, dove le mai sopite tensioni etniche dei Balcani sottopongono le enclave ortodosse serbe a discriminazioni e violenze. In Artsakh il progetto ricostruirà una biblioteca scolastica nella capitale Stepanakert ferita dai recenti bombardamenti azeri, così come avverrà nelle due cittadine di Jassinovataja e Debal'tsevo, dove il conflitto ucraino contro Donetsk ha mietuto 15.000 vittime dal 2014 ad oggi. A Nanoro e Ouahigouya, in Burkina Faso, nel comune di Adjoum in Benin, Ratoma in Guinea Conakry, e Louga, Pikine e Mbakè in Senegal, luoghi che da tempo registrano l’operatività della Regione Piemonte e dei comuni piemontesi, si invieranno libri e attrezzature per le biblioteche scolastiche. Sull'isola di Fogo a São Filipe, Capo Verde gli studenti delle scuole comunali riceveranno libri e attrezzature per la biblioteca. A Maaloula in Siria, piccola località vicina a Damasco, la Regione Piemonte ha sostenuto la ricostruzione dell’asilo San Giorgio, cui saranno ora donati dei libri.
SENZA CONFINI

Il progetto RIGHT TO READ - Leggere è un diritto nasce in continuità con il progetto Senza confini che ha ridisegnato nell’ultimo anno e durante lo stato di emergenza le rotte degli interventi culturali della Fondazione Circolo dei lettori, nel contenuto, offrendo molte occasioni di riflessione sulla condizione mutata degli orizzonti geografici, e nella forma, aprendosi al dialogo con pubblici di lettori sempre più ampi e distanti grazie a una ricca programmazione digitale. Il superamento dei limiti territoriali è un viaggio prezioso per tutti, un viaggio di conoscenza, uno sforzo di decentramento culturale e di incontro con l’altro, anche nella distanza. Un’occasione che apre alla possibilità di utilizzare autenticamente la cultura e la letteratura come strumenti di cura e di (ri)costruzione umana.

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