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Vita breve per i furbetti dei contributi a fondo perduto

La Guardia di Fiananza e l'Agenzia delle Entrate scendono in campo a caccia dei furbetti dei finti ristori

printDi :: 03 dicembre 2020 12:29
Vita breve per i furbetti dei contributi a fondo perduto

(AGR) La Guardia di Fiananza e l'Agenzia delle Entrate, grazie a una specifica applicazione denominata "Serpico profilato", sono da giorni alla caccia dei furbetti dei ristori. L'applicazione consente di accedere a tutte le istanze di accesso ai contributi a fondo perduto e incrocia tutte le informazioni acquisite dall'Anagrafe Tributaria di giorno in giorno con le fatture elettroniche e con le liquidazioni periodche IVA di tutti i soggetti IVA.

Dal 19 novembre scorso la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate, grazie alla firma congiunta di uno specifico protocollo di intesa, hanno deciso di scambirasi tutti i dati e le informazioni possibili su tutte le domande presentate dai contribuenti per le varie provvidenze previste a causa della pandemia COVID-19. Sono stati elaborati, a tal fine, degli specifici indicatori di rischio mirati ad individuare tutti quei soggetti IVA che potenzialmente hanno fruito o hanno fatto domanda di fruire di un contributo a fondo perduto senza averne diritto.

 
Una volta individuato il contribuente a rischio frode sarà poi compito dei reparti specifici della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate che provvederanno a contestare le eventuali illecite fruizioni dei vari bonus erogati dallo Stato. Al termine dei controlli, che riguarderanno in particolare la coerenza dei dati comunicati nelle domande di contributi con quelli presenti nell'Anagrafe Tributaria, la Guardia di Finanza provvederà a emettere i relativi verbali di contestazione e li trasmetterà in tempo reale esclusivamnete all'Agenzia delle Entrate per quanto riguarda le contestazioni su contributi richiesti e accertati come non dovuti sotto la soglia di 3.999,96 euro. Entro novanta giorni la stessa contestazione sarà notificata al contribuente che potrà estinguere l'eventuale illecito pagando la sanzione e restituendo le somme eventualmente già percepite.

In caso di mancata definizione del verbale, la stessa contestazione sarà comunicata al Prefetto per i provvedimenti connessi. Per quanto riguarda invece tutti i ristori accertati come non dovuti superiori alla soglia di 3.999,96 la stessa Guardia di Finanza dopo averne fatto comunicazione all'Agenzia delle Entrate e al contribuente effettuerà la segnalazione anche all'autorità giudiziaria competente per quanto riguarda l'illecito rilevante non solo sotto l'aspetto amministrativo ma penale. Per tutti i furbetti dei ristori si prospetta un Natale più cupo che mai.

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