Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Covid-19, nel mondo 25 milioni di disoccupati e perdite fino a 3500 miliardi di dollari

La stima dell'impatto del virus sull’economia mondiale è dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Le soluzioni proposte prevedono interventi incisivi, immediati e coordinati tra Stati per stimolare la ripresa e sostenere il reddito

printDi :: 20 marzo 2020 16:31
covid-19-nel-mondo-25-milioni-di-disoccupati-e-perdite-fino-a-3500-miliardi-di-dollari

covid-19-nel-mondo-25-milioni-di-disoccupati-e-perdite-fino-a-3500-miliardi-di-dollari

(AGR) Mentre il numero dei contagiati sembra non fermarsi e tutto il Mondo si scopre vulnerabile al Covid-19, l'Ilo Organizzazione internazionale del lavoro (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa del mondo del lavoro), prova a ipotizzare scenari e conseguenze che il virus avrà a livello mondiale. E i numeri sono impressionanti: 25 milioni di persone potrebbero perdere la propria occupazione. La studio dell'Ilo ipotizza due scenari. Il primo stima un aumento globale di circa 5,3 milioni disoccupati (è lo scenario a basso impatto). Il secondo 24,7 milioni ed è lo scenario ad impatto medio-alto. Numeri che si aggiungono ai 188 milioni di disoccupati del 2019. La crisi finanziaria globale del 2008-2009, ricorda l'Ilo, aveva portato all'incremento della disoccupazione globale di 22 milioni.

Ma gli effetti del virus produrranno anche una sottoccupazione con conseguente riduzione delle ore di lavoro e dei salari. Il lavoro autonomo poi nei paesi in via di sviluppo, che spesso serve ad attenuare l’impatto del cambiamento, potrebbe subire un contraccolpo a causa delle restrizioni alla circolazione delle persone e delle merci. E il conto alla fine porterà perdite tra i circa 860 e 3.400 miliardi di dollari americani entro la fine del 2020. Ciò si tradurrà in una riduzione dei consumi di beni e servizi che, a loro volta, impatteranno sulle imprese e le economie.

 
Per fronteggiare questi scenari devastanti, l'Agenzia chiede ai governi del mondo intero misure urgenti, coordinate e su larga scala. «Questa non è più solo una crisi sanitaria globale, ma è anche una grave crisi economica e del mercato del lavoro che sta avendo un enorme impatto sulle persone - ha detto Guy Ryder, Direttore Generale dell’Oil - Nel 2008, il mondo ha affrontato in modo unito le conseguenze della crisi economica e finanziaria mondiale e, grazie a questo fronte comune, è stato possibile far evitare peggiori conseguenze. Anche ora abbiamo bisogno di questo tipo di leadership e di azioni immediate».Tre le direttrici da seguire: proteggere i lavoratori sul luogo di lavoro, stimolare l’economia e l’occupazione, sostenere il lavoro e il reddito. Ciò si tradurrebbe in misure per l’estensione della protezione sociale, il sostegno per mantenere il lavoro e sgravi finanziari e fiscali anche per le micro, piccole e medie imprese.

Approfondimenti

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE