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X Municipio, le associazioni culturali scrivono a Franceschini

Lettera appello al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo:necessario agire subito per tutelare il mondo della Cultura del X Municipio di Roma.La cultura va portata alle persone...che così possono fruirne e diventarne parte integrante

printDi :: 14 maggio 2020 15:01
X Municipio, le associazioni culturali scrivono a Franceschini

(AGR) Il X Municipio è un territorio molto vasto, lontano dal centro della città. Un territorio ricco di contraddizioni e con tanti problemi mai portati a soluzione, che, in questo momento di emergenza sanitaria ed economica, sono evidenziati portando al pettine tutti i nodi lasciati irrisolti. Un fiore all’occhiello di questa comunità è la Cultura. L'arte, il teatro, la musica, il ballo dovrebbero farci sentire liberi e spensierati, creare uno stato d'animo di tranquillità che adesso assolutamente non viviamo.

Il mondo della Cultura, comprensivo anche del settore cinematografico e teatrale, si è ritrovato a dover interrompere la sua attività a causa della chiusura forzata dei luoghi di ritrovo e l’impossibilità di proseguire lavorazioni ed eventi già in calendario. La soluzione rappresentata dalla multimedialità, prospettata come ideale, ha il grande problema di non far vivere pienamente le emozioni che si sprigionano dal palco e che coinvolgono il pubblico in un abbraccio artistico.

 
La cultura va portata alle persone, che così possono fruirne e diventare parte integrante di essa. Senza cultura la società non si evolve. Per tale motivo, riteniamo necessario continuare ad offrire un servizio pubblico ai cittadini residenti e non, che dimostri maturità e consapevolezza, volto all' Accoglienza, alla Cultura, ma sempre con la massima attenzione alla Salute Pubblica.

Una miriade di Associazioni Culturali sono riuscite negli anni ad offrire risposte ai bisogni dei cittadini. Spesso da sole, senza aiuti pubblici, con spese sempre più alte e con il peso di una burocrazia sempre più soffocante, sono riuscite a portare avanti la loro missione.

Questi “Volontari della Cultura” ora, a causa della lunga chiusura imposta dal Governo, rischiano di scomparire. Dall’inizio della pandemia, purtroppo, le nostre realtà sono state le prime a chiudere. Ciò vuol dire che docenti (professionisti del settore), tecnici, coadiuvanti, personale di segreteria, si sono improvvisamente trovati senza lavoro. Compagnie, attori, danzatori, cantanti, hanno perso la loro occasione di entrate garantite perché inseriti nel cartellone della stagione già da tempo. Le mura che accolgono queste realtà sono in affitto da privati. Parliamo di Teatri, Scuole di Danza, Cinema, Centri Culturali e Sedi di Associazioni del Settore. Questo significa che, al momento, è lasciato al libero arbitrio dei locatari la decisione se soprassedere, temporeggiare o premere la mano, affinché rientrino delle quote previste da regolare contratto di affitto. Per non parlare delle utenze, telefono, luce, acqua, riscaldamento e via di seguito.

Coordinandoci, abbiamo dunque ragionato su come le Istituzioni possano venire incontro alle esigenze di ciascuno. Qualsiasi soluzione fino ad oggi ipotizzata, come i prestiti a tasso zero, ad esempio, non sarebbe giusta. E’ infatti per noi impossibile sommare altre rate, alle già pesanti uscite fisse che siamo costretti ad elargire ogni mese. Non rientriamo nei requisiti dei bandi pubblici, perché calati su realtà più strutturate con la conseguenza che i soldi andranno come sempre a chi è più tutelato. Abbiamo deciso, quindi, di chiedere alle Istituzioni uno sforzo che andrebbe a garantire la sopravvivenza e allo stesso tempo sarebbe un chiaro segnale di riconoscimento del valore socio-culturale di queste realtà. Parliamo dei costi, di cui si dovrebbero fare carico le Istituzioni, che andrebbero a coprire solo ed esclusivamente le spese vive (non quindi il personale, i tecnici, la segreteria…) fino a fine anno e necessarie, come detto, a dare un concreto aiuto per ridare speranza ed impedire di chiudere per sempre i battenti.

Le necessità del mondo della Cultura non si fermano a quelle anzidette e relative a spazi destinati alla cultura in luoghi al chiuso. Dobbiamo assolutamente evidenziare anche tutte quelle attività organizzate nel Territorio del X Municipio in spazi all’aperto dalle Associazioni Culturali impegnate nel terzo settore, tutte accomunate dall’impegno volto ad organizzare iniziative che coinvolgano la cittadinanza, sostenendo le spese necessarie, dall’OSP alla SIAE quando necessarie, pur non sostenute da sufficienti contributi pubblici e/o privati, talvolta anche senza alcun contributo del tutto.

Consideriamo che stiamo entrando nel periodo estivo che comunemente coinvolge flussi di turisti alla ricerca di relax, mare, attività fisica all’aperto e svago. Anche se si pensa che l’afflusso non sia così rilevante, visto il timore suscitato dal possibile contagio del Covid-19, noi riteniamo che sia comunque necessario prevedere e gestire con le opportune cautele l'arrivo di questo turismo estivo, anche perché rientrerebbe tra gli scenari possibili, che vanno tutti presi nella dovuta considerazione. Per questo motivo abbiamo studiato e vorremmo proporre di mettere in rete l'Amministrazione Pubblica del Municipio X e l'Associazionismo Artistico-Socio-Culturale in un programma "Open House" nelle zone storicamente più affollate del nostro territorio. Queste aree potrebbero venir messe a disposizione del pubblico attrezzandole con allestimenti pratici, facilmente rimovibili e/o posizionabili all’occorrenza, quali palchi/pedane e sedie, opportunamente distanziate e numerate. Piazze e spazi aperti, anche in riva al mare sono luoghi privilegiati per tali manifestazioni, che usualmente prevedono un afflusso di gente rilevante. Nella fase di post emergenza Covid-19 sarà importante per il mondo della cultura disporre di questo tipo di spazi attrezzati all'aperto, palcoscenici in cui potersi esibire in modalità coerenti con le procedure di sicurezza e prevenzione predisposte dai decreti del governo.

Il distanziamento sociale, come ipotizzato anche in precedenza, si può applicare separando le sedute e regolamentando il flusso di pubblico, in luoghi perimetrati in cui non si rischiano assembramenti e aggregazioni pericolose sotto il profilo sanitario. A tal fine, tutte le Associazioni coinvolte si offrirebbero nel garantire un adeguato controllo dei flussi alle aree interessate, aiutando i presenti ai corretti comportamenti in situazioni di questo tipo.

Da quando sarà consentito dai decreti del Governo e delle Istituzioni Regionali e Comunali, per tutto il periodo estivo residuale e fino alla fine di ottobre, uno scenario così da noi prospettato, con i palcoscenici all'aperto, posti numerati e in piena sicurezza, potrebbe essere replicato dovunque sul nostro Territorio, in linea anche con la filosofia dell'estate romana. E’ evidente che tutto ciò sarebbe possibile solo con il supporto delle Istituzioni, alle quali chiederemmo di mettere a disposizione i luoghi necessari, tutte le attrezzature idonee e funzionali al tipo di spettacolo, compresi eventuali bagni pubblici, costantemente disinfettati per evitare il pericolo di contagio, pedane, sedute per gli spettatori, allacci di corrente esenti da costi, esenzione OSP e SIAE, supporto all’opera delle Associazioni nella sorveglianza affinché le norme sanitarie non siano disattese, oltre al necessario presidio degli organi preposti al controllo dell’ordine pubblico.

In tal modo si potrebbero svolgere quelle che sarebbero le attività da noi previste: Video Proiezioni, Teatro, Spettacoli di danza, Attività ludiche per Bambini, Attività motoria, Musica, Mostre di Arti Visive, Presentazioni di Libri e Conferenze tematiche, Street Art... ecc.

Inoltre, in questa fase storica dalla durata non facilmente prevedibile, riteniamo che vadano incoraggiate tutte le iniziative open air anche itineranti, dove noi proponiamo quelle definibili come passeggiate performative, come il teatro trekking e urbano, ovviamente limitate, per i motivi legati ad esigenze di sicurezza sanitaria e alla miglior fruibilità delle stesse, a gruppi di 50 - 60 spettatori, e disseminate nei luoghi del nostro Territorio dal valore paesaggistico, storico antropologico, archeologico e culturale.

In tal modo questi percorsi itineranti valorizzerebbero i siti di interesse comune, rivolgendosi ad una platea variegata di residenti e di turisti.

Infine, per il periodo estivo e per la presenza del Covid-19, alle Istituzioni chiederemmo di stanziare dei fondi straordinari ad ulteriore supporto e valorizzazione di quella che è la vocazione turistica del litorale romano. Tali fondi andrebbero destinati a sostenere ulteriormente quella che abbiamo già indicato come esigenza e cioè la gestione coordinata dei flussi sia interni che esterni al X Municipio, consentendo così la rinascita del tessuto sociale, culturale e turistico del nostro bellissimo Territorio.

Firmatari:

ASS. TEATROINSTALLA

ARCADIA APS/SALA PAOLO POLI

ASS. TEATRANDO/TEATRO PEGASO

ASS. CULTURALE OPERA/TEATRO DAFNE

ESSENZA TEATRO APS

PICCOLO TEATRO DI ACILIA

ASSOCIAZIONE TDL

ASS. LA CIURMA

ASS. QUELLI CHE LA…. CULTURA

ASS. ARTS IN ENGLISH

ASD LOCOS LATINOS

ASS. ACADEMY OF VICTORIAN DANCE

ASS. CULTURALE CLEMENTE RIVA

ASS. CULTURALE DI RIEVOCAZIONE STORICA ROMANA CVLTVS DEORVM OSTIA ANTICA

ASS. PERCORSI UNICI

NUOVO C. D. Q. E ASS. CULTURALE REPUBBLICHE MARINARE

COMIT. TUTELA RISERVA DEL LITORALE ROMANO

ASS. DECIMO SOLIDALE

R/S AMICI DELLA CULTURA

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