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Talent Prize 2023, premiati i vincitori

Inaugurata la mostra della XVI edizione. Fino al 19 novembre la collettiva di arti visive allestita presso il Padiglione 9B del Mattatoio di Roma con un’opera speciale del maestro Emilio Isgrò.Il Talent è l'occasione per dare avvio alle celebrazioni per il ventennale di Inside Art del 2024

printDi :: 27 ottobre 2023 16:54
Giulio Bensasson e opera credits photo Eleonora Cerri Pecorella courtesy Inside Art

Giulio Bensasson e opera credits photo Eleonora Cerri Pecorella courtesy Inside Art

(AGR)  In occasione della sedicesima edizione del Talent Prize, il Mattatoio di Roma ospita presso il Padiglione 9b, dal 27 ottobre al 19 novembre una mostra dedicata al premio internazionale di arti visive ideato da Guido Talarico, organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.L’esposizione, a cura di Fabrizia Carabelli ed Elena Pagnotta, dedicata al vincitore, ai finalisti e ai premi speciali, è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo.

Il Talent Prize 2023 rappresenta l’occasione per dare avvio alle celebrazioni per il ventennale di Inside Art che si svolgeranno per tutto il 2024.  Per questa significativa ricorrenza il maestro Emilio Isgrò ha realizzato un’opera per la rivista, cancellandola alla sua maniera. I suoi inconfondibili segni di cancellature in china sono impressi, infatti, nel lavoro esposto eccezionalmente in mostra al Mattatoio insieme ai vincitori del concorso.

A presentare la serata, il fondatore del premio, Guido Talarico: “Ci tengo davvero a ringraziare il maestro Isgrò che con la sua partecipazione ha fatto un regalo di compleanno a noi e a tutti quei giovani artisti che in questi anni di lavoro abbiamo provato a sostenere. L’arte può cambiare le cose e lo dimostra il posto in cui ci troviamo, un ex Mattatoio, un luogo di crudeltà e morte che si trasforma in un ambiente meraviglioso, di prospettiva e di gioventù capace di ospitare una mostra che celebra il talento dei giovani e l’arte. Inside Art compie 20 anni e siamo giunti alla sedicesima edizione del Talent Prize, un premio che non ha pari in Europa per numero di iscritti: oltre 10 mila”.

La giuria ha assegnato il primo premio all’opera Come funghi, un’installazione di Giulio Bensasson, (Romano, classe 1990). La sua pratica artistica si sviluppa principalmente attraverso il linguaggio scultoreo e al centro della sua ricerca c’è il rapporto dell’uomo con la natura e il tempo, inteso come materiale espressivo attraverso cui indagare il trasformarsi della materia e i processi aleatori a esso legati.

A premiare il vincitore è stato il Vice-Presidente della Camera dei Deputati, l’On. Giorgio Mulé: “Qui stasera, aldilà del talento, ci sono insieme altri due elementi che rendono la mostra qualcosa di davvero unico: il genio e l’ unicità. Bisogna sicuramente sostenere l’arte e gli artisti, ma dobbiamo essere consapevoli di come l’arte italiana sia già oggi un punto di riferimento in tutto il mondo. Oggi gli istituti italiani di cultura ospitano mostre di artisti italiani che sfruttano queste opportunità per poi aprirsi al mercato internazionale. Mostre come quelle di oggi sono importantissime per far emergere nuovi talenti e farli conoscere al grande pubblico”.

Anche quest’anno la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.

Al secondo posto si sono posizionati ex aequo Vaste Programme con l’opera Calentamiento e Yuxiang Wang con Vacava mentre in terza posizione Tommaso Spazzini Villa con Autoritratti [Odissea]

In mostra anche gli altri finalisti: Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati, Axel Gouala con Falaise, Gianluca Brando con Quiete, Marco Rossetti con Slander, Camilla Alberti con Bizarre Remains. Remain 1 e Daniele Di Girolamo con Beautiful things fading away (conversation).

Presenti alla cerimonia di premiazione anche l’On. Valentina Grippo, Vice Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati; l’On. Maria Elena Boschi in rappresentanza della Commissione affari istituzionali della Camera dei Deputati, Giorgio Carlo Brugnoni, Vice Capo di Gabinetto e Consigliere economico del Ministro della Cultura e la Presidente della commissione cultura di Roma Capitale, Erica Battaglia che ha dichiarato:  “Grazie al Talent Prize che ogni anno arricchisce la nostra Città di un evento importante come questo che valorizza le arti visive in maniera davvero significativa. Dal canto nostro l’amministrazione sta cercando di assistere e dare voce ai tanti artisti presenti a Roma. Non solo. C’è l’impegno a far diventare questo posto un punto di riferimento dell’arte contemporanea che tra le altre cose prevede anche lo spostamento dell’accademia delle belle arti”.

I PREMI SPECIALI

Esposti al Mattatoio anche i premi speciali:

– i premi speciali assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte:

il Premio Speciale Emmanuele F. M. Emanuele conferito a Tommaso Spazzini Villa per l’opera Autoritratti [Odissea], una narrazione video che ricompone l’Odissea sulla base delle parole evidenziate da 400 detenuti di diverse carceri ai quali è stato chiesto di generare una riflessione personale sul testo del poema;

il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Internazionale andato ad Axel Gouala per Falaise, un’opera “site specific” che è allo stesso tempo una scultura e una costruzione in rovina;

il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Emergenti se lo aggiudica Yuxiang Wang con Vacava, una scultura che riproduce un progetto realizzato dall’artista a Vacone nel 2022, in cui aveva rallentato il tempo dell’intera città.

– Il Premio Speciale UTOPIA, società di Public Affairs & Corporate Communication, è stato assegnato a un artista compreso nella selezione dei finalisti, Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati.

– Il Premio Speciale INSIDE ART se lo aggiudica Luca Marcelli Pitzalis per il lavoro The flag on the highest tower, una bandiera con la scritta “mom, can I come home?”, un’intima dichiarazione di sconfitta, simbolo di disperazione ma anche di speranza.

Quest’anno è stata inoltre assegnata eccezionalmente dalla giuria una menzione speciale all’artista Diego Randazzo per il lavoro fotografico dal titolo FLAT / Perché un algoritmo elimina l’uomo da una stanza piena di solitudine?, una ricerca incentrata sul problema delle autorialità delle immagini e sugli inciampi generativi dell’Intelligenza Artificiale.

La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da: Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Costantino D’Orazio, storico dell’arte e curatore, Teresa Emanuele, Art Project Manager e Fotografa, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano, e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.

Photo gallery

Artisti ed istituzioni ph credit Eleonora Cerri Pecorella courtesy Inside Art

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