Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Sami Modiano, il tetimone dell'orrore di Auschwitz

Quattro giorni fa il Presidente Mattarella lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, in occasione del suo 90° compleanno.Per Modiano ha grande valore e significato tenere viva la memoria, “mostrare” ai ragazzi quello che ha significato e cosa è stato l’orrore.

printDi :: 22 luglio 2020 08:39
sami modiano

sami modiano

(AGR) Di Pino Rampolla

Quattro giorni fa il Presidente Mattarella ha nominato Sami Modiano Cavaliere di Gran Croce, in occasione del suo 90° compleanno. Sami Modiano è stato testimone degli orrori di Auschwitz. Per Modiano ha grande valore e significato tenere viva la memoria, “mostrare” ai ragazzi quello che ha significato e che cosa è stato l’orrore Tutto inizia a Rodi dove il 23 luglio 1944 i nazisti prelevarono tutti gli ebrei presenti sull’isola, allora italiana. Il viaggio nei vagoni piombati e l’arrivo al campo di Birkenau, il 16 agosto 1944. Poi la separazione degli uomini dalle donne, la morte della sorella 16enne Lucia. Sami Modiano mostra il suo numero di matricola “B7456“. Mi guarda e racconta: “Ero un ragazzino di tredici anni che stava per dare l’anima e invece si è trovato liberato. Com’è possibile che fossi sopravvissuto? Me lo chiesi una volta, due volte, tre volte, mentre gli altri morivano a fianco a me.

 
Quando raccontavo e vedevo le lacrime negli occhi dei ragazzi e delle ragazze che accompagnavo nelle visite ai campi, quando apprezzavo la loro consapevolezza di quanto è stato, ho capito perché sono sopravvissuto. Io sono sopravvissuto per testimoniare“. Quel tatuaggio di ingresso nel campo di prigionia, un metodo spregevole per identificare gli internati, è stata la prima cosa che mi ha mostrato, il suo sorriso, la sua forza, la sua voglia di un mondo migliore, una gran bella persona che mi ha emozionato…proprio come i suoi ragazzi.

Photo gallery

tatuaggio sami modiano

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE