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Maneskin, "The loneliest", il nuovo singolo della band romana

E’ arrivato il nuovo singolo dei Maneskin "The loneliest", intriso di atmosfere dark e melanconia autunnale. La formula è sempre la stessa e anche il team che ha scritto la musica: James Abrahart, Jason Evigan, Rami Yacoub, Sarah Hudson, che hanno lavorato anche per Madonna e Britney Spears

printDi :: 14 ottobre 2022 10:48
Maneskin copertina Loneliest video band romana

Maneskin copertina Loneliest video band romana

(AGR) di Max Morini

Archiviata la primavera-estate e il sound energetico di "Supermodel", arriva il nuovo singolo dei Maneskin "The loneliest", intriso di atmosfere dark e melanconia autunnale.

 
La formula è sempre la stessa e anche il team (squadra vincente non si tocca: quattro autori pluricelebrati, James Abrahart, Jason Evigan, Rami Yacoub, Sarah Hudson, che hanno scritto anche per Madonna e Britney Spears): prendere un pò di qua, citare pò di là, ed assemblare il tutto nella maniera più facile ed immediata possibile. Se "Supermodel" era un mix di Funk Seventies e Red Hot Chili Peppers con una spruzzatina di Prince, "The loneliest" ricorda il BritPop, i Coldplay, gli Evanescence e, come qualcuno azzarda, persino Tom Morello e i suoi "Race against the machine".

E anche i risultati sono gli stessi: successo immediato e planetario, e questo, che piaccia o no a rosiconi e haters, è un dato oggettivo. Che si basa però su dei presupposti di marketing altrettanto oggettivi: innanzitutto l'ignoranza delle generazione più giovane (diciamo 12-20 anni), intesa nel senso più nobile di "ignorare" la musica pop del Novecento e quindi di non poterla considerare un modello di riferimento per valutare originalità e talento (probabilmente per questi ragazzi i Rolling Stones sono solo quelli che in concerto hanno suonato "dopo" i Maneskin).

Poi la piattezza espressiva, che deve evitare ogni complessità, ogni "disturbo" nell'ascolto, che la renderebbe meno vendibile sul mercato globale: da ogni canzone dei Maneskin non c'è nulla a livello di sound che ci dica che siano i Maneskin, potrebbe essere una qualsiasi band di ragazzi che suona in una qualsiasi cantina (immaginatevi gli U2 senza la chitarra di The Edge o gli Stones senza quella di Keith Ritchards, disturbando i giganti, tanto per capirci)

Certo, tutto retto però dalla voce graffiata di Damiano David, questa si perfettamente riconoscibile, e il suo personaggio di "bello e dannato". I quattro ragazzi di Monteverde dopo le vittorie a Sanremo e l'Eurovision sono diventati un prodotto industriale, anzi, probabilmente il miglior prodotto per adolescenti (o giù di lì) da vendere in questo momento; il prezzo da pagare al demone del business però è stata la perdita della spontaneità e della sincerità con la quale avevano cominciato la loro avventura a X-Factor.

Era inevitabile? Forse sì, forse no, ma l'impressione è che ormai più che guidati sembrano “succubi” delle scelte del loro management che decide per loro anche quale esatta percentuale di Gucci, di trasgressione e gender-fluid, di mascara e eyeliner, tette, b-side e pose devono esibire ad uso e consumo dei loro fans.

E soprattutto, anche quale musica fare per scalare subito le classifiche: non è un caso che i loro maggiori hits siano due cover ("Beggin'" e "If i can dream" della colonna sonora del film "Elvis") e due pezzi non scritti da loro, ma dai quattro di cui sopra.

Rinunciare al songwriting per una rock band è peccato mortale: Coraline e Marlena non erano poi così male ma evidentemente non bastavano a conquistare il mondo discografico.

Insomma, Maneskin o Mannequin? Musicisti o Marionette? Lo scopriremo solo vivendo e sentendo i loro prossimi hit, in attesa dell'inevitabile carriera solista di Damiano.

Max Morini è un autore, scrittore e giornalista culturale; insieme al fratello Francesco dirige la Scuola di Scrittura “Pensieri e Parole” di Roma e dal 2017 ha pubblicato per Newton Compton cinque romanzi: "Nero Caravaggio", "Rosso Barocco", "Il giallo di Ponte Sisto", "Il mistero della casa delle civette", tutti della serie poliziesca "Le inchieste del libraio Ettore Misericordia", e il thriller storico "Mozart deve morire". https://maxmorini1964.wixsite.com/maxefrancescomorini

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