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In libreria, alla scoperta del "giusto tempo" per il piacere di leggere

Orietta Bernardi, libraia di Ostia promuove con la lettura il recupero del proprio tempo, la scelta di vivere i ritmi quotidiani attraverso il piacere dell'attesa, dalla pausa letteraria opposta alla corsa frenetica. Una nuova vita nel nome della lettura

printDi :: 03 agosto 2021 18:08
Slow Book

Slow Book

(AGR) di Ginevra Amadio

Parlare di libri come fossero – finalmente – strumenti di crescita. Immaginare un tempo “altro”, sottratto all’accelerazione dell’oggi, libero dalle regole prestazionali, dal regime dell’immediatezza. Orietta Bernardi è una libraia atipica, assomma in sé i tratti dell’esploratrice, della guida, dell’ideatrice di nuove storie. È un errore pensarla ferma al suo ruolo-chiave, che pur ama di un’autentica passione, la stessa che la spinge a oltrepassare i confini. Anima del BrucoTondo di Ostia, libreria per bambini votata all’idea di creatività, Orietta incarna lo spirito rodariano, una tensione verso il domani condotta per tramite della fantasia. Tante le iniziative pensate come strumenti di educazione, volte a stimolare la partecipazione, il dialogo, la riflessione sul nostro tempo. Come SlowBook, progetto di ri-scoperta della lettura in chiave “viva” e sostenibile.

 
Libreria per bambini, luogo d’incontro e scambio. Quando inizia l’avventura de Il Brucotondo?

“La nostra avventura di librai inizia nel maggio del 2017. Tantissima emozione. Sia io che i miei colleghi Lorena Cattrinussi e Marcello Muccelli venivamo da una lunghissima esperienza di lavoro a contatto con i bambini, le nostre competenze andavano dai bambini dell'asilo nido ai ragazzi delle medie, e tutti noi siamo da sempre lettori appassionati. Unire queste due passioni, i bambini e la lettura, è stato il coronamento di un sogno.

Ma avevamo in testa un tipo ben preciso di libreria: un luogo in cui i bambini e i ragazzi potessero scegliere tra libri significativi, che non significa "pesanti" ma scelti con cura per il loro contenuto, veste grafica, tematiche. Volevamo inoltre che fosse un luogo vivo. E quindi abbiamo iniziato fin da subito a proporre laboratori e letture animate. Che fosse per tutti – infatti queste iniziative sono per il 90% gratuite. Che fosse libero, e così abbiamo anche gli scaffali e la cesta dei libri in libera consultazione: si può venire, sedersi e leggerli. Questa era l'idea, e questa abbiamo con impegno messo in atto. Oltre naturalmente alle collaborazioni con le scuole e le biblioteche di Roma Capitale”.

Tanti progetti, un’attenzione particolare al ‘fare’ come esperienza comunitaria. Quale idea è alla base del vostro impegno?

“L'idea di base è che maggiori strumenti vengono offerti ai bambini, fin da piccolissimi, maggiore sarà la loro capacità di scelta anche nella vita adulta. Uso non a casa la parola "offerti" e non "dati" proprio perché crediamo che la scelta sia basilare. Io ti offro, tu scegli. E ti costruisci, e le tue scelte guideranno le mie offerte. Tutto questo si traduce nei fatti in laboratori creativi, letture su tante e diverse tematiche, come sottolinei giustamente tu in maniera comunitaria, lo scambio tra pari è essenziale. Ora detto così mi rendo conto che sembra una cosa noiosa e didattica, ma vi assicuro che è solo la teoria ad apparire tale, la realtà è molto meglio!”

La campagna SlowBook, promossa dalla libreria, si configura come un recupero del ‘giusto’ tempo, un tentativo di riappropriazione di certi ritmi, del piacere dell’attesa. Ti va di parlarne?

“SlowBook è un'iniziativa, una campagna a cui tengo davvero molto. Siamo partiti dalla riflessione che siamo tutti molto accelerati, e che rallentare è non solo possibile, ma necessario. Rallentare non è andare lenti, è appropriarsi del tempo. Pensaci un attimo, tutti noi siamo abituati che se vogliamo un oggetto, un'informazione la vogliamo subito. Vedo un film, chi è quell'attore? Subito, prendo il cellulare, quindi mi tolgo dalla suggestione del film, e lo cerco, devo saperlo subito. Vedo un libro online, me lo portano domani, anzi no meglio oggi, sì! E lo poso lì. Ora: ma è vero che tutte, tutte le volte è necessario avere subito? No. Alcune volte sì, e allora evviva questa possibilità, ma altre volte no. E questo avere subito ci accelera dentro. Ma cosa succede se rallento? Succede che posso vedere e cogliere momenti di pausa, di respiro, che posso godere del sentimento di attesa, che posso gioire della sorpresa e della scoperta. Parliamo di libri, entro in libreria, ho in mente un titolo. Non c'è. Allora ho tempo, guardo sfoglio, scopro. Oppure quel titolo c'è ma guardandolo capisco che non mi piace. Oppure non c'è e lo ordino, e aspetto. E noi poi cerchiamo di rendere l'attesa più piacevole dando a chi ordina una piccola bustina verde. Dentro ci sono 7 bigliettini, ognuno con una frase sul tempo, con i quali passare i giorni di attesa. E se ordinano online? Insieme al libro un segnalibro con origami a forma di teiera ed una bustina di infuso, per accompagnare la lettura.

E poi organizziamo passeggiate SlowBook, gratuite, senza vendita, a cui tutti possono partecipare, si passeggia, ci si ferma, si legge. Hanno avuto un enorme successo, ne siamo davvero fieri”.

In tempi dominati dall’eterno presente, dalla velocità come regime prestazionale, come è possibile coltivare il ‘respiro’? La letteratura – e la lettura – può certo aiutarci, purché la si svincoli dalle logiche di mercato. Slowbook mira anche a questo?

“Certamente. Se non ci (ri)prendiamo il nostro tempo potremo solo seguire logiche di mercato, perché non ci siamo concessi il tempo per pensare, per riflettere.

Non ti capita mai di avere la sensazione che qualcosa da fuori, non da dentro, ti spinga? A me sì, e più mi spingono più corro, perché o così o sono problemi. Benissimo, correrò se necessario, ma coltiverò momenti di rallentamento, perché lo devo a me stessa. E SlowBook vuole camminare in questa direzione”.

Il Brucotondo – Libreria per bambini

Via Mare di Bering, 38

Ostia Lido

Contatti: 0645423346; brucotondo@gmail.com

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