Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Roma, aveva scippato una catenina con un complice, poi arrestato, ieri è finito in manette dopo essere stato riconosciuto dalla vittima

Lo scorso maggio, in via Ignazio Silone,  il giovane, aveva strappato dal collo la catenina d’oro ad un 66enne,  dandosi alla fuga unitamente al complice che lo attendeva a bordo di un’autovettura. Grazie al riconoscimento fotografico da parte della vittima gli agenti sono potuti risalire al 22enne

printDi :: 12 giugno 2022 18:10
Roma, aveva scippato una catenina con un complice, poi arrestato, ieri è finito in manette dopo essere stato riconosciuto dalla vittima

(AGR) Il 12 maggio scorso, gli agenti della Polizia di Stato del IX Distretto Esposizione avevano già sottoposto a Fermo di P.G. il suo complice per rapina.

Dopo approfondite indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, lunedì scorso i poliziotti dello stesso Distretto, hanno dato esecuzione, all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti del 22enne italiano, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.

 
Lo scorso maggio, in via Ignazio Silone,  il giovane, dopo essersi avvicinato alla vittima, un italiano di 66 anni, gli aveva strappato dal collo la catenina d’oro,  dandosi alla fuga unitamente al complice che lo attendeva a bordo di un’autovettura. Poco dopo però, i poliziotti intercettavano l’auto in fuga, riuscendo a fermare l’uomo alla guida, sottoposto poi a Fermo di P.G. poiché gravemente indiziato di delitto. Il complice, invece riusciva a darsi alla fuga facendo perdere le proprie tracce.

Gli investigatori quindi, mettevano in atto una serie di indagini per ricercare il ragazzo fuggito e, anche grazie al riconoscimento fotografico da parte della vittima sono potuti risalire al 22enne. Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE