Preso rapinatore tunisino, per sfuggire all'arresto si era nascosto sotto il letto di una camera d'albergo
Lo straniero, armato di coltello, dopo aver rapinato la vittima del borsello, si è rifugiato all’interno di un albergo di via Giovanni Amendola. M.D. Dopo aver forzato la stanza di un albergo, si è nascosto sotto il letto. L'hanno "stanato" gli agenti della volante


polizia arma sequestrata droga e soldi
(AGR) Durante l’incessante l'attività di controllo del territorio per la prevenzione dei reati predatori, rafforzata dal Questore in tutto il territorio della Capitale, l’ultimo a finire in manette è stato un cittadino tunisino. Lo straniero, armato di coltello, dopo aver rapinato la vittima del borsello, si è rifugiato all’interno di un albergo di via Giovanni Amendola. M.D., tunisino di 26 anni, con precedenti di polizia, dopo la rapina, è fuggito dal posto e, dopo aver forzato la stanza di un albergo, si è nascosto sotto il letto. A stanarlo, sono stati gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti che, dopo averlo accompagnato negli uffici di polizia, lo hanno arrestato per rapina aggravata, danneggiamento e violazione di domicilio.
E sempre ieri notte, è stato arrestato per tentato furto aggravato, G.O., cittadino georgiano di 30 anni con precedenti di polizia. L’uomo, insieme ad un complice, riuscito a fuggire, intorno alle 04.30, in via Val D’Ala, è stato sorpreso e bloccato dagli agenti dei Distretti III Fidene Serpentara e IV San Basilio, mentre, dopo essersi arrampicato su un’ impalcatura di un palazzo, con un cacciavite, stava tentando di aprire una finestra al primo piano. Sequestrato l’arnese atto allo scasso, oltre ad un paio di guanti ed una fascia utilizzata per nascondere il proprio viso.
Sempre gli agenti della Sezione Volanti, unitamente agli uomini del III Distretto Fidene Serpentara, sono intervenuti presso un bar in via Don Giustino Russolillo per la segnalazione di un uomo in escandescenza armato di coltello. Un dipendente dell’attività commerciale ha riferito ai poliziotti che l’uomo, identificato per S. S. romano 66enne era entrato nel bar e, dopo aver minacciato un uomo seduto ad un tavolo, aveva aggredito pure lui quando era intervenuto per evitare il peggio.
Durante l’identificazione dell’uomo, questo ha iniziato ad inveire anche contro i poliziotti. Una volta bloccato, è stato arrestato per minacce aggravate, possesso ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere nonché per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale.