Pesca di frodo, oltre 600 denunce
(AGR) Il Lazio continua a registrare un aumento delle infrazioni sulla pesca di frodo, passando dalle 240 del 2011 alle 544 del 2012, seppur stabile come posizione rispetto allo scorso anno, pesando però il doppio con un 10,1% sul totale (era il 5% nel 2011) con 559 denunce e arresti e 23 sequestri. Anche nel Lazio il mare è messo sotto assalto su questo fronte: sono 21.071 chili di pesce e molluschi sequestrati nelle acque laziali, al quinto posto della classifica nazionale. Ponza è tra i casi più eclatanti di marinerie ostinate nell’uso delle spadare, tuttora illegali. Nel Lazio, crescono anche le violazioni al codice della navigazione con 263 illegalità compiute nel 2012 rispetto alle 175 del 2011 e 413 persone denunciate e arrestate e 50 sequestri effettuati che fanno salire la nostra regione al quarto posto della classifica nazionale con il 9,7% delle infrazioni sul totale in Italia.Non migliora la situazione per quanto riguarda l'inquinamento del mare, dove sono state accertate 111 illegalità, che fanno salire il Lazio dall'undicesima alla settima posizione, il 4,3% del totale nazionale, con le denunce e gli arresti che però scendono a 119 e i sequestri a 64 (erano 128 le persone denunciate e arrestate nel 2011 e 69 i sequestri). Complessivamente la depurazione non migliora nella nostra regione, rimanendo stabile al 65,4% gli abitanti equivalenti serviti effettivi (AES) che ha impianti di depurazione delle acque reflue urbane con trattamento secondario e terziario. Come per lo scorso anno, tra i capoluoghi le peggiori performance si registrano a Frosinone, dove l'efficienza è ferma all'80%, ma Rieti migliora dall'83% al 90%, Roma dal 90 al 97%, mentre Viterbo si attesta al 95% e Latina all'84% (dato 2011).