Ostia, sotto la ruspa cade l'Happy surf

“E’ un programma che va avanti – ha ribadito la Di Pillo – non ci sono novità, stiamo continuando nelle operazioni di demolizione e rimozione delle strutture abusive realizzate sulle spiagge libere attrezzate, iniziata con l’ex-Amanusa, La spiaggetta, Cajenne e Panama beach, ed infine, l’Onda anomala (queste ultime tutte sugli arenili di Ostia ponente) e prima della sosta di Natale con il Med. Ripartiamo con l’Happy surf e stavolta i resti verranno rimossi subito dalla ditta incaricata della demolizione. La stessa che ha operato per il Med e che per la sosta dell’attività per le festività natalizie non aveva subito rimosso i detriti della demolizione”
Sulla questione c’è però un distinguo dell’associazione “Decimo solidale”. “Non abbiamo compreso il perché si è proceduto alla demolizione del chiosco. – ha detto Biagio Caputi, presidente associazione – abbiamo fatto un accesso agli atti e l’ufficio ha risposto genericamente che si trattava di una struttura abusiva e pericolosa per i bagnanti. Valutazione determinata dall’impossibilità di accedere all’interno della struttura chiusa da un lucchetto”.
Sulla questione spiagge attacca Sinistra Italiana X Municipio: “Il lungomare di ponente, è completamente abbandonato e addirittura prigioniero di cantieri fantasma, ad oggi abbandonati, che nessuno sa quando e come termineranno. Gli Stabilimenti balneari, nonostante l'Ordinanza Invernale, sono per la maggior parte chiusi e inaccessibili. Questa è la condizione in cui versa il mare di Roma….”
Sul tema delle demolizioni dei chioschi chiarisce la querelle Antonio Di Giovanni (capogruppo 5 stelle): “Ostia non è stata abbandonata. Abbiamo sempre garantito i servizi minimi e la sicurezza delle spiagge. Per quanto riguarda la demolizioni, queste rientrano in un procedimento avviato dalla Commissione prefettizia e che l’amministrazione ha proseguito”.
Stefano Albertini, gestore dell’happy surf fino al 2016 ha assistito senza parole all’opera delle ruspe. “Happy surf venne realizzato con soldi pubblici (costo circa 20 mila euro) da parte della Giunta Orneli e quindi non può essere considerato o equiparato a costruzioni abusive. Il chiosco andava a bando ogni tre anni. Dal ’99 come ha riconosciuto lo stesso Vulpiani il municipio non ha più la concessione delle spiagge libere attrezzate (otto lotti di spiagge libere in affidamento). A rimetterci è la gente di Nuova Ostia che ha sempre affollato il mio chiosco. Abbiamo svolto una grande opera di promozione per lo sport sociale, consentendo a tanti ragazzi di avvicinarsi al mare praticare gratuitamente il surf e le vela”.
