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Il ponte della Scafa, una storia dei nostri giorni

Dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova furono avviati i lavori di verifica e la carreggiata è stata ridotta. Il traffico quotidiano risente di tempi allucinanti , attese che fanno mormorare con il Poeta “lasciate ogni speranza , voi ch'entrate” all'imbocco di via della Scafa...."

printDi :: 15 maggio 2022 20:22
Il ponte della Scafa, una storia dei nostri giorni

(AGR) Di Ruggero Cametti

Il 24 novembre del 1884 iniziava la bonifica dell’agro romano. L'Italia umbertina, infatti, decise di bonificare i territori malsani del litorale romano. Regno delle acque stagnanti e della malaria i lavori furono affidati all 'opera indefessa di braccianti trapiantati dalla Romagna in cerca di pane e lavoro. I comprensori di bonifica furono due: a destra e sinistra del Tevere.

 
Presso la foce, a circa quattro chilometri, v'era la torre Boacciana (ancora oggi visibile all'altezza del ponte) dove abitava un allevatore di bufali, Tancredi Chiaraluce, che penso' bene di istituire un regolare servizio di traghetto tra i ruderi di Ostia Antica e l'isola sacra di Fiumicino. L'ambiente umido e malsano suggeri' al volere comune il soprannome di “Caronte”, colui che traghettava le anime verso l'inferno. Dopo qualche decennio di duro lavoro e patimenti i braccianti romagnoli riuscirono nell'impresa di bonificare le paludi e verso i primi anni del '900 l'ingegnere senatore Paolo Orlando promosse la costruzione di un ponte di tralicci di ferro presso la torre Boacciana per assicurare il collegamento tra le due rive del Tevere.

Nel 1943 il ponte fu distrutto dai tedeschi dopo l'armistizio. Nel 1950 il ponte ormai denominato “dellaScafa” fu ricostruito in pietra.

Con la costruzione dell'areoporto intercontinentale di Fiumicino il collegamento con Roma citta' divenne rapidamente insufficiente , attraverso via della Scafa. Negli anni '70 il ponte fu sottoposto a consolidamento e il passaggio del fiume fu assicurato da un ponte di barche deposto dal genio dell'esercito italiano.Dopo il 2000 vide la luce il progetto di raddoppio del ponte ma dopo una felice intesa tra Comune di Fiumicino,Comune di Roma, XIII Circoscrizione e Regione Lazio i soldi gia' stanziati si persero per strada per i ritardi imposti dalla ferrea vigilanza della Sovrintendenza Archeologica su preesistenze antiche , ovvie nell'alveo del Tevere.

Dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova furono avviati i lavori di verifica e la carreggiata fu ridotta all'attuale dimensione. Il traffico quotidiano risente di tempi allucinanti , di attesa che fanno mormorare con il Poeta “lasciate ogni speranza , voi ch'entrate” all'imbocco di via della Scafa....."

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali.

Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

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