Anfi: violenza intrafamiliare, se la vittima è un uomo, i centri antiviolenza non sanno.... come intervenire
Ha preso il padre a martellate in testa con un martello da carpentiere ed è scappata a bordo di un bus. La figlia è stata arrestata dai carabinieri. Carlo Ioppoli, presidente Anfi: la violenza di donne nei confronti degli uomini è in aumento. In caso di richiesta di aiuto non ci sono sostegni


Carlio Ioppoli presidente ANFI
(AGR) Prende il padre a martellate in testa con un martello da carpentiere e scappa a bordo di un bus. E' successo a Roma, in zona Casetta Mattei, dove una donna di 40 si è recata sul posto di lavoro del padre, un 72enne, e lo ha colpito con un martello lasciandolo in terra. Scappata a bordo di un autobus, è stata arrestata dai carabinieri. A lanciare l'allarme i dipendenti della ditta dell'anziano che hanno assistito alla violenta aggressione. La vittima è stata trasportata in codice rosso dai sanitari del 118 intervenuti.
Sul caso di violenza interviene il presidente dell’Anfi, Associazione Nazionale Familiaristi Italiani, avv. Carlo Ioppoli: "È uno dei tanti casi di violenza intrafamiliare commessa da donne nei confronti degli uomini - spiega Ioppoli - Si tratta di un fenomeno sempre in aumento, ma che da gran parte dei media viene taciuto o sottovalutato. Pochi sono al momento gli studi del settore in Italia. Ricordo che il problema della violenza contro gli uomini è stato oggetto di dibattito presso il Consiglio d'Europa, nel rispetto della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, ove essa è stata definita una violazione dei diritti umani, ma anche un ostacolo all'eguaglianza tra donne e uomini (violation of human rights, but also as an obstacle to equality between women and men).
foto da comunicato stampa