Agguato in via Cagni a Nuova Ostia, un gambizzato
Marco Possanzini (SI X Municipio): torna a chiedere alle istituzioni di reagire alla recrudescenza mafiosa e rilancia la necessità di istituire un Osservatorio Municipale Antimafia.
(AGR) Quattro colpi di pistola, sparati per uccidere. Avvertimento di stampo mafioso ieri pomeriggio a Nuova Ostia,obiettivo del killer P.A., 51enne, cognato di Roberto Spada, in via Cagni. L’uomo stava andando a prendere la sua auto quando, aperto lo sportello di guida, in quel momento usciva fuori un killer tra le auto in sosta e sparava a ripetizione. P.A è rimasto ferito lievemente ad una gamba ed un pallottola perfora un polpaccio ma per il resto è illeso. Dopo le cure al Pronto soccorso del Grassi ieri sera non viene ricoverato e può tornare a casa. A Nuova Ostia torna dunque la paura, tra i caseggiati popolari e le strade completamente vuote è in atto, probabilmente, una nuova “guerra” di mafia. Sull'episodio che ha riacceso il dibattito politico sulla questione di Ostia ponente stanno indagando i carabinieri.
“In una città semi deserta, presidiata dalle forze dell’ordine, - scrive Marco Possanzini SI X Municpio - mentre tutti i cittadini sono chiusi in casa per il rispetto delle norme anticontagio disposte dal Governo, scegliere di premere il grilletto è un atto di ostentazione, è un modo per dire con forza e spregiudicatezza che la “famiglia” di turno controlla il territorio e non teme niente e nessuno anzi, guai a chi si mette di traverso…. Sono tante, sono troppe, le intimidazioni criminali che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Ad Ostia c’è una vera e propria guerra di mafia. – continua Possanzini - La scia di sangue è oramai un’onda lunga che sembra inarrestabile: il penultimo fatto inquietante è accaduto nei primi giorni di febbraio, poche ore fa è accaduto l’ultimo in ordine di tempo. E’ nostro dovere costruire un fronte comune contro la criminalità organizzata, è nostro dovere promuovere con le forze sane del territorio una vera e propria azione di bonifica culturale contro le mafie e contro l’assuefazione alla presenza mafiosa, un’assuefazione che facilita la permeabilità della politica e delle istituzioni alla criminalità organizzata.