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Agguato in via Cagni a Nuova Ostia, un gambizzato

Marco Possanzini (SI X Municipio): torna a chiedere alle istituzioni di reagire alla recrudescenza mafiosa e rilancia la necessità di istituire un Osservatorio Municipale Antimafia.

printDi :: 21 aprile 2020 14:25
Agguato in via Cagni a Nuova Ostia, un gambizzato

(AGR) Quattro colpi di pistola, sparati per uccidere. Avvertimento di stampo mafioso ieri pomeriggio a Nuova Ostia,obiettivo del killer  P.A., 51enne, cognato di Roberto Spada, in via Cagni. L’uomo stava andando a prendere la sua auto quando, aperto lo sportello di guida, in quel momento usciva fuori un  killer tra le auto in sosta e sparava a ripetizione. P.A  è rimasto ferito lievemente ad una gamba ed un pallottola perfora un polpaccio ma per il resto è illeso. Dopo le cure al Pronto soccorso del Grassi ieri sera non viene ricoverato e può tornare a casa.  A Nuova Ostia torna dunque la paura, tra i caseggiati popolari e le strade completamente vuote è in atto, probabilmente, una nuova “guerra” di mafia. Sull'episodio che ha riacceso il dibattito politico sulla questione di Ostia ponente stanno indagando i carabinieri.

“In una città semi deserta, presidiata dalle forze dell’ordine, - scrive Marco Possanzini SI X Municpio -  mentre tutti i cittadini sono chiusi in casa per il rispetto delle norme anticontagio disposte dal Governo, scegliere di premere il grilletto è un atto di ostentazione, è un modo per dire con forza e spregiudicatezza che la “famiglia” di turno controlla il territorio e non teme niente e nessuno anzi, guai a chi si mette di traverso…. Sono tante, sono troppe, le intimidazioni criminali che hanno caratterizzato questo ultimo periodo. Ad Ostia c’è una vera e propria guerra di mafia. – continua Possanzini - La scia di sangue è oramai un’onda lunga che sembra inarrestabile: il penultimo fatto inquietante è accaduto nei primi giorni di febbraio, poche ore fa è accaduto l’ultimo in ordine di tempo. E’ nostro dovere costruire un fronte comune contro la criminalità organizzata, è nostro dovere promuovere con le forze sane del territorio una vera e propria azione di bonifica culturale contro le mafie e contro l’assuefazione alla presenza mafiosa, un’assuefazione che facilita la permeabilità della politica e delle istituzioni alla criminalità organizzata.

 
Sconfitto un clan ne arriva un altro, spesso più forte di quello precedente, che occupa gli spazi lasciati vuoti sia dalle “famiglie” mafiose sia dalle Istituzioni che troppo spesso dimenticano di svolgere un ruolo attivo nel contrastare il crimine organizzato. L’epocale crisi economica e sociale che stiamo vivendo a seguito dell’infezione da coronavirus può, se non stiamo attenti, innescare un altro tipo di contagio: quello delle mafie. La crisi di liquidità di famiglie e aziende, così come la disoccupazione, sono terreni fertili per le mafie, soprattutto li dove la crisi morde con più ferocia. Le Istituzioni cittadine e locali  devono reagire. Ancora una volta torniamo a chiedere a questa Amministrazione di istituire un Osservatorio Municipale Antimafia presieduto da una persona di altissimo profilo istituzionale, scelta di concerto con la Commissione Parlamentare Antimafia, perché è questo un modo per mettere in moto e in sinergia tutte quelle energie sane, presenti e numerose nella città, capaci di disintegrare il sistema marcio con cui le mafie ci stanno soffocando”.

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