Termini, "sorvegliata speciale", arresti e denunce
Oltre ai servizi straordinari di controllo del territorio quotidianamente esplicati con pattuglie dedicate, dal mese di luglio ad oggi, sono state effettuate ben quattro maxi operazioni a largo raggio, con interdizione dell’area al traffico per consentire più mirate attività di identificazione.
Polizia presidiata la stazione Termini per controlli
(AGR) Ennesimo arresto nell’area della stazione Termini, sorvegliata speciale della Questura di Roma dove, oltre ai servizi straordinari di controllo del territorio quotidianamente esplicati con pattuglie dedicate, dal mese di luglio ad oggi, sono state effettuate ben quattro maxi operazioni a largo raggio, con interdizione dell’area al traffico per consentire più mirate attività di identificazione di persone pericolose, oltre che dettagliati controlli ad esercizi pubblici, anche insistenti nel cosidetto Ballatoio di Via Giolitti. Tutto questo a seguito di specifica analisi effettuata in sede di Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica in Prefettura e con ordinanza del Questore.
Ed infatti in tale lasso di tempo, nell’area in questione, le operazioni complessivamente intese, hanno portato:
· Alla identificazione di 13.181 persone;
· al controllo di 656 esercizi commerciali;
· alla elevazione di ben 132 sanzioni amministrative, per varie violazioni;
· al controllo di 1821 veicoli;
· alla elevazione di 393 sanzioni al codice della strada;
· a ben 77 persone denunciate;
· all’arresto di 14 persone.
Nello stesso periodo, altre 68 persone sono state arrestate in flagranza di reato da parte degli agenti del commissariato Viminale e 30 del commissariato Esquilino durante la quotidiana attività per il controllo del territorio da parte di autoradio e volanti della Questura per un complessivo di ben 112 persone arrestate.
E’ stata la costante presenza degli agenti nell’area gravitante intorno allo scalo ferroviario, a permettere l’ultimo degli arresti sopra richiamati. In particolare, nel corso del servizio di vigilanza, gli agenti del commissariato Villa Glori sono stati avvicinati da personale ATAC che ha chiesto loro aiuto per un cittadino senegalese andato in escandescenza quando è stato invitato a scendere dall’autobus perché sprovvisto di green pass.
Intervenuti tempestivamente gli agenti sono stai aggrediti con calci e pugni dal cittadino senegalese. Bloccato e portato al commissariato Viminale per gli accertamenti di rito, J.A., 30enne è stato arrestato per resistenza e sanzionato amministrativamente. Una denuncia, da parte degli agenti del commissariato Viminale invece, è scattata nel corso di un controllo amministrativo in via Amendola. In particolare nel corso di un accertamento all’interno di una sala scommesse gli agenti del commissariato hanno constatato che un avventore, sottoposto alla verifica per il possesso del green pass, era sì in possesso della certificazione in corso di validità ma intestata ad un'altra persona. Interrogato, l’uomo un cittadino senegalese di 38 anni, ha riferito agli agenti che per poter accedere al locale, non essendo lui vaccinato si era fatto inviare la foto del QR code da un suo amico in possesso di regolare green pass. Al termine dell’accertamento, il 37enne è stato denunciato per sostituzione di persona e sanzionato amministrativamente.
Controlli per la verifica del green pass a carico degli utenti delle linee metro sono stati poi effettuati dagli agenti della Polizia di Stato in diverse stazioni.
Alla stazione metro Pigneto, linea C, gli agenti del commissariato Porta Maggiore hanno proceduto al controllo di 2 cittadini nigeriani. I 2, poco collaborativi al controllo, sono stati trovati senza biglietti e senza certificazione verde. Avendo opposto resistenza all’accertamento e alla loro compiuta identificazione sono stati entrambi denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionati amministrativamente per la violazione della normativa anti covid.
Un ulteriore controllo ha poi permesso ai poliziotti di scoprire che a carico di uno dei 2 c’era un provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Padova, che disponeva la revoca del Decreto di Sospensione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione. A.D.T., quindi è stato arrestato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria: dovrà scontare una pena alla reclusione di 2 anni 4 mesi e 10 giorni e pagare una multa di 7000 euro.
La serrata attività di prevenzione e controllo nell’area della stazione Termini proseguirà in maniera sistematica per accrescere la sicurezza della zona, importante scalo ferroviario e metropolitano della città. Il prossimo servizio è previsto proprio in prossimità delle festività natalizie.