AMA, riorganizzare i servizi, a partire dal ritiro delle utenze non domestiche
Il circolo Pd AMA in una nota dettagliata lancia l'allarme sul futuro immediato della raccolta delle utenze non domestiche che dal prossimo 31 marzo potrebbe non avere più addetti, in quanto i contratti in essere con aziende private sono in scadenza.
(AGR) Riorganizzare i servizi di raccolta dei rifiiuti. E’la parola d’ordine tra gli uffici ed il personale AMA in previsione di una rivisitazione della gestione aziendale. Intanto si deve partire dal ritiro delle utenze non domestiche, oramai agli sgoccioli. E’ quanto avverte il circolo Pd dell’AMA: “Tra il 31 Dicembre 2021 e il 31 Marzo 2022 - scrive Flavio Vocaturo, portavoce Pd AMA - tutte le ditte che si occupano del ritiro delle attività non domestiche di Roma non avranno più l'appalto per il servizio, perché i bandi assegnati in passato sono in scadenza. Già oggi il servizio dato non funziona, perché la scorsa Giunta aveva fatto uno “spacchettamento” in lotti diversi, con diverse ditte, a tempi diversi e dal 1 Aprile 2022 non ci sarà più nessun servizio in programma.
Serve lavorare ad una soluzione definitiva, ossia rimettere i cassonetti nei quartieri dove c'è una forte mancanza di personale e lavorare ad un bando unico, nel frattempo che si aprano le modalità per le assunzioni di personale e l'internalizzazione di quello già esistente che sta lavorando nelle ditte appaltatrici, con un contratto tra l'altro, diverso da quello previsto nel capitolato d’appalto.