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Spoil system ai vertici della burocrazia, meccanismo per fludificare l’azione di Governo o putsch della destra?

Solidarietà all’Ucraina, ma bisogna domandarsi perché e come è nata questa guerra. Non è possibile liquidare le motivazioni con una supposta pazzia di Putin. “Siamo diventati (da una nota degli inviati di guerra) tutti tifosi di una parte o dell’altra, mentre dovremmo essere solo tifosi della pace”

printDi :: 12 gennaio 2023 17:46
Spoil system ai vertici della burocrazia, meccanismo per fludificare l’azione di Governo o putsch della destra?

(AGR) Di Ruggero Cametti

“Lo spoil system del centro destra , cioe' il cambio dei posti al potere,non va giu' al PD. O meglio : era bene accetto quando a fare le nomine erano loro,che hanno occupato tutto l'occupabile,quando ne avevano la facolta'......Insomma se fino a ieri la sostituzione selvaggia dell'alta burocrazia ci veniva raccomandata come un meccanismo moderno per fluidificare l'azione del governo, oggi con la destra al potere gia' si parla di un mezzo putsch.( colpo di mano per occupare il potere)” cosi' dice Federico Novella il 6-01-23 sulle pagine di Panorama. Ed aggiunge “Cosa c'e' di nuovo? La differenza stavolta e' una soltanto : il partito che ha bazzicato il potere (il PD) ,dal potere fatica a sottrarsi. Con una postilla fastidiosa: magicamente si da' per scontato che la sinistra in passato ha sempre scelto persone capaci e meritevoli , mentre il governo Meloni e' gia' condannato sommariamente, per il reato di lottizzazione assassina.”

 
Ci siamo sentiti in dovere di trascrivere parte dell'ottimo articolo di Novella perche' esprime magnificamente il nostro pensiero e quello di molte altre persone. Le persone che non sono stupide, conoscono la storia di oggi e del tempo passato e non difettano della capacita' di osservazione e di ascolto. Bonaccini , candidato in pectore alla segreteria del PD, vuole ripartire dall'identita' del partito che rappresenta. Speriamo di no. Perche' quello che oggi sembra essere identitario nel partito e' al capacita' di rosicare per aver perso le elezioni del 25 settembre, unita alla convinzione infantile di essere i migliori, i piu' belli e i piu' buoni.

La sinistra, al governo dal 2011 senza il consenso del popolo, nomina “delicatamente” chi vuole e lo puo' fare, gli altri no. Addirittura, il 10 gennaio a Stasera Italia, veniamo a sapere che a camere sciolte, il Governo Draghi ha continuato a fare nomine. Franceschini ha nominato 18 persone, Orlando 16, Speranza 16, Di Maio 11, Guerini 6 ,Cingolani 4. Che dire? Evidentemente i politici di sinistra soffrono di un delirio di onnipotenza e in piu' sono autoreferenziali, si confermano l'un con l'altro, rifuggono dal guardare la realta' e dalla storia (o non l'hanno studiata oppure studiata male).

Hanno dimenticato come si fa politica e ci pensano fessi. Le TV pubbliche e commerciali insieme ai giornali di sinistra ,gestiti da persone capaci e meritevoli (il nepotismo e' fascista, non appartiene alla sinistra) sembrano aver ignorato (potremmo sbagliare e ce lo auguriamo) l' interessante lettera firmata da undici giornalisti inviati di guerra , resa nota sul quotidiano online Africa ExPress il 7 gennaio . Siamo convinti che il buon giornalismo deve rappresentare, sui fatti che narra, tutti i diversi punti di vista.

Questo gruppo di inviati di guerra in Ucraina, indipendenti e liberi , scrive "Osservando le televisioni e leggendo i giornali che parlano della guerra in Ucraina ci siamo resi conto che qualcosa non funziona, che qualcosa si sta muovendo piuttosto male". Ed ancora “nella rappresentazione mediatica i belligeranti vengono divisi acriticamente in buoni e cattivi. Anzi buonissimi e cattivissimi. Viene accreditato soltanto un pensiero dominante e chi non la pensa in quel modo viene bollato come amico di Putin e quindi, in qualche modo, di essere corresponsabile dei massacri in Ucraina. Ma non è così. Dobbiamo renderci conto che la guerra muove interessi inconfessabili che si evita di rivelare al grande pubblico. La propaganda ha una sola vittima: il (buon ) giornalismo"....” “Noi siamo solidali con l’Ucraina e il suo popolo, ma ci domandino perché e come è nata questa guerra. Non possiamo liquidare frettolosamente le motivazioni con una supposta pazzia di Putin“.e aggiungono “manca nella maggior parte dei media (soprattutto nei più grandi e diffusi) un’analisi profonda su quello che sta succedendo e, soprattutto, sul perché è successo”. Quegli stessi media che “ci continuano a proporre storie struggenti di dolore e morte che colpiscono in profondità l’opinione pubblica e la preparano a una pericolosissima corsa al riarmo.”

E chiudono (gli undici) “Siamo diventati tutti tifosi di una parte o dell’altra, mentre dovremmo essere solo tifosi della pace”. E allora tornando alla sinistra , la pace non era nel loro DNA? Si sono accorti di averla lasciata ai cattolici e al Movimento 5 Stelle?

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali. Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

foto archivio AGR

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