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Ostia, domani si deciderà in Campidoglio il futuro dell'Idroscalo

print12 novembre 2019 14:56
Ostia, domani si deciderà in Campidoglio il futuro dell'Idroscalo
(AGR) Il futuro dell’Idroscalo si deciderà probabilmente domani presso l’Assessorato Urbanistica del Campidoglio dove verrà affrontato il tema del rischio idrogeologico e le possibili soluzioni da adottare per i residenti nell’area, soprattutto dopo l’adozione della variante al Piano di Bacino del Fiume Tevere da parte del Comitato Istituzionale Autorità di Bacino.

“Si tratta di una tematica complessa in tutti i suoi aspetti, - ha anticipato Luca Montuori, assessore urbanistica - sia per quanto riguarda il tema del rischio idrogeologico dell’area sia sull'individuazione di possibili soluzioni alternative che possano garantire la sicurezza degli abitanti. Al termine dei diversi incontri si terrà un confronto con i cittadini. "Quella delle case dell’Idroscalo di Ostia – ha aggiunto l'Assessora al Patrimonio e Politiche Abitative, Valentina Vivarelli - è una problematica che ha radici lontane. E' previsto un nuovo censimento che dia un quadro globale aggiornato su cui lavorare all'interno di un percorso condiviso nel rispetto della sicurezza e della legalità”. Alla posizione interlocutoria del Campidoglio ha fatto immediata eco la replica della Comunità Idroscalo che ha risposto con una lunghissima lettera ai due assessori capitolini: “Abbiamo letto il lungo Comunicato Stampa di oggi. La nostra breve risposta è la seguente: completamente inutile. Ci sembra invece utile, a questo punto, sottolineare alcune cose, con un certo imbarazzo.

Vi abbiamo inviato diverse PEC. L’ultima ieri. Ad una PEC inviata da cittadini si risponde con una PEC, non con un Comunicato indirizzato alla Stampa. La forma è sostanza. Per quanto concerne specificatamente le dichiarazioni dell’Assessore Montuori: affermare che l’Idroscalo sia una “tematica complessa” è una ovvietà.

L’ “individuazione delle possibili soluzioni alternative” invece è una frase che potremmo definire elegantemente curiosa: un’ “alternativa” deve intendersi una scelta, o meglio una possibilità di scelta fra due termini. Quale sarebbe il primo? Volendo anche usare la Sua espressione, le “soluzioni alternative” di cui parla lo sono rispetto a cosa? Abbiamo proposto da anni una soluzione che fosse in grado di garantire anche la sicurezza degli abitanti. Abbiamo fatto decine di incontri negli ultimi 9 anni su questo, soprattutto incontri tecnici con gli enti competenti e nelle sedi competenti. Abbiamo già avuto le risposte tecniche, tutte a verbale. Non è accettabile quindi che si debba ogni volta che cambia l’Amministrazione Comunale ricominciare tutto da capo. E’ obbligo dell’Amministrazione garantire la continuità amministrativa.

Le abbiamo chiesto un incontro più volte. Mai ricevuto risposta. Lei non ha mai sentito l’esigenza di confrontarsi con noi. Addirittura la Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, ci ha informato che Lei si era impegnato a convocare un tavolo, ma di non aver ricevuto alcuna risposta (testualmente “Se non mi rispondono cosa posso farci io?”). Comprendiamo che ci voglia del tempo per studiare le questioni “tecniche”, ma dal 10 marzo 2017 (giorno della Sua nomina, quindi 2 anni e 8 mesi fa) pensa che sia un tempo congruente? Era proprio necessario fare un Comunicato Stampa per dire che deve ancora studiare la “tematica”?

Affermare che un nuovo incontro tecnico Le è necessario perché è stata adottata la variante al Piano di Bacino del Fiume Tevere, è inutilmente interessante, visto che una foce rimane una foce. Un Professore di progettazione urbanistica sa molto bene che una città non è solo forme e funzioni, che tutti gli abitanti partecipano alla sua costruzione. Che non si impongono soluzioni calate dall’alto, tanto meno ‘manu militari’. Che di un luogo, di una comunità, bisogna prima di tutto conoscerne la storia, averne piena consapevolezza, comprenderne i mutamenti intervenuti, altrimenti non si può pensare (figuriamoci progettare) un futuro diverso.

All’Idroscalo non l’abbiamo mai vista, forse non è nemmeno mai venuto. La Politica è uscire insieme da un problema e non pura amministrazione o gestione del potere e nemmeno si fa nelle stanze chiuse di una qualunque istituzione. La Politica non è uno studio notarile di scelte tecniche o giuridiche.

Ci auguriamo dunque di non dover leggere in futuro un altro comunicato magari in stile tatcheriano “There is no alternative”. Quindi La invitiamo a venirci a trovare. La ospiteremo molto volentieri e Le faremo conoscere l’Idroscalo di Ostia. Varrà più di qualunque altra riunione nelle stanze del Suo ufficio

Per quanto invece riguarda le affermazione dell’Assessore Valentina Vivarelli

Siamo stati i primi a chiedere un nuovo censimento da confrontarsi con quello eseguito nel 2010, dopo lo sgombero operato dall'ex Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, del 23 febbraio dello stesso anno.

Bene dunque il Suo annuncio. Le consigliamo di informare anche la Presidente del Municipio X, Giuliana Di Pillo, che ha affermato oggi che “un censimento al momento è ancora in corso”, cosa che è falsa.

Abbiamo anche molto apprezzato il Suo impegno a “lavorare all’interno di un percorso condiviso nel rispetto della Sicurezza e della Legalità”, che è sempre stato il nostro impegno in questi 9 anni.

Con questo spirito Le chiediamo dunque se è vera la notizia che a fine novembre si procederà allo sgombero dell’area ex Centro Azzurro in Via Ruta a Nuova Ostia dove dovrebbero sorgere 3 palazzine per i residenti dell’Idroscalo. Perché se fosse vero diciamo che questo “percorso condiviso” è partito con il piede sbagliato…..In conclusione, noi proseguiremo sul nostro percorso politico che purtroppo ha dovuto trovare nuovi canali per rivendicare il nostro Diritto alla Città.

Attendiamo che il Demanio accolga la nostra richiesta di incontro come da PEC del 10 novembre augurandoci che l’Amministrazione Comunale tutta faccia sue le parole dell’Assessore Vivarelli: “percorso condiviso”. E lo metta in pratica. Siamo certi che anche l'Arch. Cinzia Esposito potrà confermare tutto quanto da noi scritto, avendolo con noi condiviso come direttore del Municipio X durante il periodo di commissariamento”.

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