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Ostia, spiagge libere a colori...

print17 settembre 2019 16:33
Ostia, spiagge libere a colori...
(AGR) Spiagge libere secondo i colori delle passerelle. E’ la novità dell’estate 2020 che prepara il M5S, ma sulla questione le posizioni sono distanti, da sinistra arriva l’invito a mettere in campo fatti concreti…“Rispetto a quanto accade sul mare e le spiagge di Roma pensare di partire dai nomi delle spiagge libere, al fine di dare un'idea simbolica di ripristino di legalità e di cambiamento, è una strategia che fa cadere le braccia. – afferma Marco Possanzini, segretario sinistra italiana X Municipio - Innanzi tutto va chiarito che le spiagge in concessione non sono una zona franca dove la legalità è sospesa. Detto questo, cambiare nome alle spiagge libere lasciando praticamente inalterato tutto, spiagge in concessione comprese, è un'astuzia che rappresenta plasticamente l'inefficacia dell'azione amministrativa sul mare di Roma.

Cambiare i nomi per non cambiare altro significa accettare supinamente ciò che a parole si è detto di voler combattere, soprattutto in campagna elettorale. E fa sorridere il richiamo alla norma etica inserita nell'ordinanza balneare estiva. Fa sorridere perchè, seppur sia lodevole l'impegno etico contenuto nella norma, quell'ordinanza non è rispettata da quasi tutti i concessionari balneari, addirittura violando prescrizioni che potrebbero determinare l'immediata revoca della concessione che ricordiamo essere un atto "discrezionale" dell'ente concedente e cioè di chi Amministra il mare e le spiagge. Questa Amministrazione invece di agire in questo senso utilizza il termine "cambiamento" per dare un altro nome alle spiagge, una nota di "colore". E fa sorridere - continua Possanzini - la frase della Presidente che ci racconta come "…molti stabilimenti balneari abbiano aderito all'appello", in riferimento alla norma etica spiagge plastic free. Siamo disposti ad accompagnare la Presidente Di Pillo in un "tour etico" all'interno delle concessioni balneari per vedere insieme chi rispetta l'Ordinanza balneare e le leggi vigenti”.

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