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Ostia&Ostia Antica, tutti i numeri per governare

print10 novembre 2018 15:34
Ostia&Ostia Antica, tutti i numeri per governare
(AGR) Ostia comune ha basi economiche e territorio per il rilancio. Il Comitato promotore dell’autonomia ha presentato questa mattina alla sala Riario dell’Episcopio di Ostia Antica i dati del futuro comune del litorale, il bacino di popolazione e i possibili sviluppi ed impegni di spesa per affrontare il tema della gestione diretta del territorio. L’architetto Flavio Coppola, tra i promotori dell’iniziativa, ha ricordato il percorso seguito dal Comitato e l’idea fondamentale che anima il Comitato, ossia: quella di valorizzare Ostia, che non può essere considerata estrema periferia di Roma ed abbandonata nel degrado, ma al suo interno ha risorse e potenziali inespressi e “mortificati” dalla dipendenza da Roma, che garantirebbero la ripresa ed il rilancio del mare di Roma. Dopo il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stata oggi la volta del consigliere regionale Pirozzi, apprezzato sindaco di Amatrice: “L’autonomia di questo territorio? E’ giusta e sacrosanta. Oggi i comuni devono garantire i servizi e soprattutto curare il decoro cittadino ed il verde pubblico. Nel mio giro elettorale per la regione, ogni volta che sono andato in una periferia romana mi si stringeva il cuore dinanzi al degrado ed all’abbandono”.

Incassato il sostegno di Pirozzi il Comitato ha presentato i dati del futuro comune di Ostia&Ostia Antica: i residenti sarebbero 103 mila, in pratica, la terza città del Lazio, dopo Roma e Latina, i confini sarebbero raccolti tra le linee d’acqua, ossia, il mare a sud, il Tevere ad ovest, il fosso di Dragoncello ad est, in tutto 52 Kmq, oltre ad un lungomare di 18 chilometri ed aree verdi pari a 26 Kmq. Il bilancio del futuro comune prevede una base accertata di circa 135 milioni di euro, per una capacità fiscale di 87 milioni di euro, di cui: 60 milioni di entrate correnti, 8 milioni contributi statali, 19 milioni extratributarie. Una cassa che secondo il Comitato promotore potrebbe garantire una ben diversa amministrazione e cura della città, a partire, ad esempio, dal sociale, per il quale, il comune di Roma spende oggi 670 euro ogni cittadino assistito mentre la spesa prevista nel bilancio supera i mille euro ad assistito, quasi il 50% in più. Si potrebbe far molto meglio anche nel settore dell’ambiente e territorio, dove è previsto un impegno di spesa di circa 32 milioni di euro, il 20% di quanto oggi è disponibile per il litorale, lo stesso dicasi per viabilità e trasporti, dove si potrebbe avere a disposizione una cifra superiore del 25% (circa 8 milioni di euro).

Il Comitato promotore a questo punto ha aperto alla collaborazione di tutti. Flavio Coppola, infatti, sulla questione dei “confini” del futuro comune ha detto:”Siamo aperti alla collaborazione. Per chiedere alla Regione un nuovo referendum dobbiamo raccogliere diecimila firme, lo stesso devono e possono fare anche i cittadini interessati ad un discorso autonomista dell’hinterland. Poi sarà la regione Lazio a dire l’ultima parola. I territori indicati sono stati individuati in base ad una sorta di affinità e denominatore storico comune”. Bocciata la legge 142/90 che ha istituito l’area metropolitana che, cambiando i governi, resta sempre e comunque al palo, la proposta di Ostia ed Ostia Antica comune appare come un traguardo possibile.

Andrea Bozzi, consigliere municipale delle liste autonome: Ora ed Un sogno comune ha concluso gli interventi: “Questa è una battaglia dei cittadini che dovranno affiancare il Comitato. Il nemico principale è la “politica”, per anni ci hanno illuso con la 142, ma adesso non si può più credere a questa soluzione. La mia esperienza in Consiglio? Facciamo Commissioni e Commissioni alle quali non si presentano mai i tecnici e comunque non possiamo decidere niente, per cui è assurdo riproporre formule oramai obsolete. E’ necessario il confronto e la collaborazione di tutti, l’autonomia di Ostia deve essere espressione dell’autodeterminazione dei cittadini”

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