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Vittorio Emanuele, proteste per l'ennesimo rinvio dello sgombero

print09 novembre 2018 14:57
Vittorio Emanuele,  proteste per l'ennesimo rinvio dello sgombero
(AGR) Sale la tensione sulla questione dello sgombero dell'ex-colonia Vittorio Emanuele. Per Stefano Marsella che aveva annunicato battaglia nell'aula Massimo Di Somma, il voto "congiunto" tra grillini e Pd signfica senza mezzi termini rendersi "complici di clandestini e spacciatori". "È gravissimo - scrive in una nota su facebook - che il M5S ed il Pd non abbiano votato il nostro documento per lo sgombero dell'ex colonia occupata ad Ostia e da ieri riteniamo l'amministrazione complice di illegalità e malaffare, di clandestini e spacciatori". È il duro commento di Luca Marsella, consigliere di CasaPound nel X Municipio di Roma "Stiamo parlando - spiega Marsella - di una struttura occupata da centinaia di immigrati di cui non sappiamo nulla se non che spacciano droga, che vivono in condizioni igieniche inaccettabili e che si sono resi protagonisti nel corso di 20 anni di occupazione abusiva di vari reati, dallo spaccio alla ricettazione".

"Lo sgombero non ci sarà- ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, coordinatrice di Casapound a Ostia - Prima o poi ci ritroveremo a commentare un nuovo caso Desirée stavolta avremo nomi e cognomi di complici e mandanti che indossano i panni di M5S e Pd. Noi non molliamo l'attenzione".

Per la Lega, che sosteneva la linea dura, il documento approvato è l'ennesima perdita di tempo...."È intollerabile l'ennesimo inutile documento della maggioranza M5S in Consiglio municipale, questa volta insieme al Pd, che di fatto ritarda lo sgombero dell'ex Colonia a Ostia, lasciando nel degrado un'area che da anni crea disagi sul territorio. -dichiara Fabrizio Santori, dirigente regionale Lega - In questa struttura, gioiello architettonico del '900, risiedono ormai decine di extracomunitari clandestini ed è diventato un covo di spaccio simile a quelli di San Lorenzo dove è morta Desiree.

È intollerabile l'irresponsabilità politica M5S-PD nei confronti dei cittadini che chiedono da anni il ripristino di normalità e decoro in quell'area, e lo sgombero della struttura. Nell'ex Colonia si potrebbero concentrare diversi servizi al cittadino ad oggi sparsi sul territorio, ad iniziare dal comando della Polizia locale per cui oggi l'amministrazione capitolina paga la locazione a un privato per la sede di via Capo delle Armi versando dal 2004 oltre un milione di euro, circostanza su cui grava anche lo spettro della corruzione dopo la condanna in primo grado del proprietario. L'ex Colonia deve essere finalmente liberata e restituita alla cittadinanza, passando da luogo impraticabile e pericoloso a luogo di legalità al servizio dei romani".

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