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Regione Lazio, la nuova mobilità

print06 dicembre 2017 16:52
Regione Lazio, la nuova mobilità
(AGR) “Sono felicissima di annunciare l’approvazione ieri, da parte del Consiglio Regionale del Lazio, della proposta di legge “Disposizioni per favore la mobilità nuova”, da me presentata nel 2014. Una legge che rappresenta un vero e proprio ‘progetto di rivoluzione culturale che punta sulla mobilità ciclistica urbana ed extraurbana’ con l’obiettivo primario di promuovere una mobilità nuova, in particolare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano in un’ottica di intermodalità, e migliorare, allo stesso tempo, l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana”, così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della commissione Ambiente e Mobilità.

“La proposta normativa nasce dalla necessità di contrastare in maniera strutturale l’inquinamento atmosferico e la congestione delle strade che assedia la nostra regione, e allo stesso tempo di promuovere un settore economico e culturale in grande espansione come certificano i dati di VeloLove e GRAB secondo cui gli spostamenti in bici e il cicloturismo generano 6,2 miliardi di fatturato annuo” - prosegue la consigliera Avenali “Abbiamo votato, una legge davvero innovativa, che pone la Regione Lazio all’avanguardia nel panorama nazionale, perché per la prima stabilisce dei target di mobilità urbana andando a premiare quei comuni che introdurranno misure per diminuire il traffico motorizzato privato: una misura che avrà rilievo dal punto di vista ambientale, contribuendo a decongestionare le città dal traffico, ed avrà grandi benefici sulla nostra salute. Mentre per promuovere investire nel cicloturismo la legge prevede, tra le altre cose, la riconversione delle ferrovie dismesse o in disuso in percorsi ciclabili e ciclopedonali”.

I punti salienti della legge riguardano, anzitutto, il principio dell’intermodalità, che incoraggia forme di mobilità collettiva come car pooling, car sharing e bike sharing, l’utilizzo di bici+treno anche per gli spostamenti casa-scuola-lavoro, la promozione di zone 20 e 30, una quota di parcheggi dedicati per le biciclette e la previsione di spazi comuni per il deposito di bici attraverso stalli e rastrelliere.

Grande attenzione viene data al cicloturismo, allo sviluppo delle ciclovie ed alla nascita di ciclostazioni, e di ciclofficine gestite anche dalle associazioni. Questa legge attiverà una serie di politiche che contribuiranno a modificare il comportamento dei cittadini affermando una cultura della mobilità nuova, e mette insieme sostenibilità e coesione sociale, nuova economia, stile di vita salutare, contrasto all’inquinamento e promozione del territorio. È previsto il Piano regionale della mobilità ciclabile ed una serie di interventi che riguardano le infrastrutture, ma anche la promozione della sicurezza, gli eventi culturali, le attività di informazione e sensibilizzazione che gli enti locali, gli enti parco, le associazioni potranno realizzare con il coordinamento della Regione per garantire una rete ciclabile urbana ed extraurbana dedicata, sicura ed interconnessa.

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